FirenzeViola

Salvate il soldato Pietro

Salvate il soldato PietroFirenzeViola.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 10:00Copertina
di Ludovico Mauro

Prendiamo in prestito e aggiustiamo il titolo di un celebre film d’azione di Spielberg per rendere l’idea nel modo migliore possibile. Perché non è stato l'inizio di stagione che ci si aspettava per tutta la Fiorentina, ma ancora più nello specifico per diversi singoli della rosa di Pioli. Lo sa bene Pietro Comuzzo, incappato sabato sera in un'altra prestazione da dimenticare. Dopo una stagione, la scorsa, che l'aveva visto mettersi in mostra agli occhi del grande calcio raggiungendo anche una precoce convocazione in Nazionale, il Soldato (non Ryan, ma Pietro) ha vissuto un avvio di campionato al di sotto delle aspettative generali. E a spiegarlo sono stati anche allenatore e compagni.

Gosens e quel monito
In prima battuta ne ha parlato pubblicamente Robin Gosens, senatore e capitano aggiunto nello spogliatoio viola, sempre pronto a dare man forte alle pianticelle più giovani: "Appena accendevo il telefono leggevo notizie su di lui e sulle offerte milionarie che riceveva: non è stato facile affrontare tutto questo. Ora che è chiuso il mercato vedrete che piano piano tornerà quel giocatore forte e sicuro che è sempre stato". Parole datate 8 settembre, in piena sosta e pochi giorni prima del match col Napoli. Il riferimento andava alla cronistoria dell'ultimo mercato estivo, quando l'Al Hilal di Simone Inzaghi (che voleva fortemente il giocatore) premeva per ottenere il cartellino di Comuzzo spingendosi ad offrire 35 milioni di euro alla Fiorentina. Com'è andata a finire è storia nota, la società avrebbe accettato (lo ha sottolineato anche il ds Pradè) ma il difensore ha fatto prevalere ancora una volta il forte legame con Firenze, rifiutando l’offerta araba da Paperon de’Paperoni. Inevitabilmente, però, quello stato legittimamente confusionario di fine agosto ha portato a una fase di sbandamento prolungata fino ad oggi.

L'ammissione e la fiducia totale di Pioli
Seguendo l’ordine cronologico, dopo Gosens ne aveva discusso in pubblico anche il suo allenatore Pioli: "Pietro sta bene, ha vissuto 2-3 giorni non facili, con la testa confusa. Ma è un ragazzo serio, applicato e felice di essere qua". Dichiarazioni della vigilia di Fiorentina-Napoli, in cui il tecnico confermava le parole del tedesco di pochi giorni prima ma garantiva affidabilità e aspettative sul rendimento del centrale friulano. Il giorno seguente, però, tempo tre minuti e proprio il classe 2005 stende goffamente Anguissa in area di rigore. Sarà il preludio ad una notte da dimenticare per tutta la squadra, a partire dai ripetuti sbandamenti della fase difensiva. Comuzzo è un patrimonio della Fiorentina e nessuno dentro al club ha cambiato giudizio su di lui per una sola manciata di partite, ma per dare una netta sterzata alla stagione Pioli ha bisogno di lavorare duramente su molti giocatori, in primis salvando il Soldato (non Ryan, ma Pietro).