FirenzeViola

Due colpi in mezzo, uno in difesa e tanti rebus: a un giorno dal ritiro, cosa manca e cosa c'è

Due colpi in mezzo, uno in difesa e tanti rebus: a un giorno dal ritiro, cosa manca e cosa c'èFirenzeViola.it
Oggi alle 11:00Copertina
di Ludovico Mauro

Meno uno al giorno zero. La Fiorentina si gode l’ultima domenica di relax prima di rimettersi sotto con gli allenamenti che da domani inaugureranno un ciclo di due settimane di ritiro al Viola Park, dove Stefano Pioli comincerà a lavorare con una rosa che è in buona parte già costruita ma che da qui al 1° settembre subirà ancora qualche variazione. Perché se è vero che da inizio estate Pradè e Goretti hanno compiuto già tre operazioni in entrata con Dzeko, Fazzini e Viti, è altrettanto vero che la campagna acquisti deve ancora sistemare diversi tasselli.

Porta e difesa, già un pezzo più avanti
Seguendo l’ordine dei reparti, nei due più arretrati si dovrebbero notare meno cambiamenti rispetto a quelli più avanzati. Tra i pali infatti resta da definire il vice di De Gea, con l’ipotesi Martinelli che si sta facendo strada sempre di più mentre Terracciano è destinato a salutare. Roba da poco che interesserà anche la difesa, dove si attende la definitiva sistemazione di Valentini per poi gettarsi su un sesto ed ultimo centrale che completerà il pacchetto. Finiscono qui le certezze, mentre altre eventuali evoluzioni possono riguardare gli esterni ma solo se ci saranno movimenti in uscita ad oggi non programmati, vedi in particolare la voce Dodo, situazione ormai nota ai più.

Centrocampo, almeno un’operazione
Muta un po’ il discorso spostandosi in mediana, dove la dirigenza compirà almeno un’altra operazione in ingresso, più precisamente nel ruolo del play. Resta poi da capire se si risolverà in positivo la situazione con Mandragora - le volontà delle parti vanno nella direzione di proseguire insieme - e soprattutto il parere di Pioli su Ndour e Richardson: in base all’opinione del tecnico, la Fiorentina si muoverà di conseguenza ed eseguirà eventuali altri acquisti ma la sensazione che probabilmente saranno almeno due le entrate in mediana (il marocchino parte favorito nel ballottaggio per la permanenza, col benestare dell’area tecnica e in particolare di Pradè).

L’attacco e un tetris continuo
I nodi più grossi vengono al pettine quando ci si concentra sul reparto offensivo, dove sono ancora tanti i punti interrogativi. A partire da Kean, che tiene in scacco il mercato dei viola più di ogni altro fattore. A prescindere da questo però la società intende mettere a segno un altro colpo, successivo alla fuoriuscita di Beltran che non rientra più nel progetto. Proprio questo impasse sta ostacolando le trattative in entrata.

L’esercito di rientro degli esuberi
A tutto questo polverone si somma, come se il lavoro da portare a termine fosse di poco conto, una vera e propria altra formazione di giocatori di rientro dai prestiti, dove ad eccezione di Fortini - confermato - vivono tutti di situazioni diverse: da un Sottil che verrà testato in ritiro a un Barak che vorrebbe restare col club in disaccordo, per uno Nzola da piazzare e un Kouamé alle prese con la riabilitazione al ginocchio, passando per Infantino, Ikoné, Bianco, Sabiri, Valentini, Amatucci, Christensen e Lucchesi: tutte variabili impazzite nonché gatte da pelare per chi dovrà sistemarli uno ad uno.