TORINO, dubbi per De Biasi. Fuori Rosina?

04.03.2007 09:32 di  Andrea Pasquinucci   vedi letture
Fonte: di Federico Freni per carlonesti.it

La sfida di Firenze si presenta come un impegno improbo per la squadra di Urbano Cairo. La corazzata di Prandelli, infatti, sta disputando una stagione straordinaria che la vedrebbe al terzo posto in classifica a quota 47 punti senza la penalizzazione iniziale.

Tra le mura amiche, i viola non perdono dal 29 Ottobre scorso. L’ultima sconfitta risale alla sfida contro il Palermo di Guidolin. Finì con un rocambolesco 2-3 ma da quel momento la formazione di Prandelli non ha permesso più a nessuno di violare l’Artemio Franchi.
Ci sarà da soffrire, quindi, e da preparare la gara nel migliore dei modi, seppur le mille attenuanti dell’attuale situazione granata. In pochi giorni, De Biasi non può fare altro che lavorare sulle teste dei suoi giocatori e schierarli poi in campo secondo i propri concetti tattici. Per il resto, saranno Brevi e compagni a dover stringere i denti e provare ad uscire con qualche punticino in più dal capoluogo toscano.
Squalificato Ardito per un turno (a proposito, l’isterico Farina ha presentato un referto arbitrale da brividi, veicolando una super multa al centrocampista granata di 10.000 Euro ed un’altra alla società granata di 5.000 Euro per i reiterati insulti dei propri tifosi proprio ai danni della giacchetta nera), il tecnico di Sarmede sembra essere intenzionato a presentare una formazione più coperta rispetto a quella vincente (e sofferente) dell’Olimpico.

Di certo non vedremo più insieme fin dal primo minuto ben quattro giocatori offensivi quali Rosina, Lazetic, Muzzi e Abbruscato. Sarà un Torino prudente, votato ad un gioco di rimessa, ma anche una squadra che la metterà sul piano fisico e dinamico, tambureggiante a centrocampo, votata al pressing alto dell’avversario per non farsi chiudere nella propria area, preludio questo a rischi notevoli (Cagliari docet).

Ma allora quale sarà la formazione che De Biasi getterà nella mischia domenica alle ore 15? Vediamo.



DIFESA: Il pacchetto di retroguardia inizierà ovviamente a quattro e non dovrebbe essere modificato. Fiducia a Comotto, Brevi, Bovo e Balestri che bene hanno fatto mercoledì pomeriggio. La presenza di Toni, però, potrebbe auspicare la scelta di Cioffi in luogo di uno dei due centrali. E in questo senso, un turno di riposo al “ragazzo da abbracciare” Oscar Brevi, rappresenterebbe la soluzione migliore. 

CENTROCAMPO: In mediana dovrebbe rientrare Barone ma, come già detto, uscirà Ardito per squalifica. Con il Cagliari, "Gdb" ha schierato un filtro rappresentato da due elementi (Gallo e Ardito), più il supporto sulle ali di Rosina e Lazetic. Domenica, invece, presenterà un centrocampo di spessore, con Barone (sempre che sia arruolabile, ma le notizie in casa granata sono rassicuranti), Gallo e De Ascentis a fare muro e Lazetic sulla fascia destra per allargare orizzontalmente la manovra. Sarà difficile, invece, un impiego di Rosinaldo come tornante. La Fiorentina ha il suo punto di forza sulle ali dove Mutu e Jorgensen cavalcano le fasce per poter servire il terminale d’attacco Toni. Rischiare anche Rosina (oltre a Lazetic, che comunque è più abituato al ruolo di laterale) nell’undici iniziale, porterebbe ad una sacrificio degli equilibri sin troppo evidente.

ATTACCO: Qui si apre il problema. Un mistero che nemmeno De Biasi ha risolto del tutto. Partiamo da Stellone. L’attaccante, ieri, ha lavorato a parte. La sua presenza è in forte dubbio. Se non recupererà, sarà ancora Abbruscato al centro dell’offensiva torinese. Ma chi sarà la seconda punta? O meglio, chi interpreterà quella posizione di galleggiamento tra le linee capace sia di aiutare i compagni di centrocampo che la punta unica? Ci fosse Zaccheroni, non avremmo dubbi: Alessandro Rosina (sbandate da siti internet a parte).

Con De Biasi la propensione per una staffetta Muzzi-Rosina appare più auspicabile. La velocità del folletto numero dieci, infatti, quando sul finire di partita le gambe iniziano ad essere molli, può diventare micidiale. Mentre lo spirito di sacrificio iniziale del guerriero romano garantisce un certo lavoro, anche oscuro, di grande utilità e alleggerimento per i compagni. Ma attenzione, non è da escludere nemmeno l'ipotesi delle due punte “alte”, Abbruscato-Stellone, nel caso che quest’ultimo guarisca in tempo. Così facendo la squadra ne trarrebbe dei benefici quanto a profondità, avvalendosi del lancio lungo per una delle due torri, schema caro lo scorso anno in serie B.
Insomma, il reparto offensivo sarà un enigma fino a pochi istanti prima del fischio d’inizio. La certezza, invece, riguarderà la battaglia che aspetterà i granata. Una battaglia a cui il Toro di De Biasi, miracoli, serrate e sudore, ci è abituato dall’anno scorso… .