Viti e Mari in difesa, Nicolussi a centrocampo: domenica in tanti vogliono una maglia

Viti e Mari in difesa, Nicolussi a centrocampo: domenica in tanti vogliono una magliaFirenzeViola.it
Oggi alle 11:05Rassegna stampa
di Redazione FV

Nelle sue pagine sportive dedicate alla Fiorentina, la Repubblica (ed. Firenze) si focalizza sui calciatori che si sono messi bene in mostra agli occhi di Pioli e che in vista della gara col Como sperano in una chance da titolari. L’esempio più lampante porta il nome e cognome di Jacopo Fazzini: “capitano” dei giocatori non ancora schierati titolari in campionato ma che sperano in una gerarchia diversa. Proprio perché nei momenti complicati possono aprirsi opportunità per chi le sa cogliere. In campionato ha giocato una cinquantina di minuti fino ad ora portando vivacità, tecnica e freschezza. L’assist meraviglioso per Piccoli ha messo in luce la capacità di creare, l’impegno poi è sempre massimo. Per questo l’ex Empoli spera di leggere il suo nome nella distinta dei titolari domenica prossima contro il Como. Dalla sua anche 90 minuti in Europa contro il Polissya: dove al termine di una serpentina personale ha colpito il palo a portiere battuto.

In mezzo al campo - prosegue l'articolo del quotidiano - spera in una chiamata anche Hans Nicolussi Caviglia: unico vero interprete naturale del ruolo di play basso, con Fagioli che non ha in quella posizione convinto durante questi primi mesi. Non è ancora al top della condizione, ma la sua presenza potrebbe portare ordine e geometrie. Mentre in difesa scalpitano altri due, con Pablo Marì che è il solo ad avere come posizione prediletta quella di centrale di una difesa a tre. Fino ad ora ha giocato appena 28 minuti in campionato a Cagliari ( 90 invece con il Polyssia), piagati dall’errore nel finale sul gol di Luperto. Oltre allo spagnolo c'è anche Viti: ha giocato il secondo tempo a Cagliari. Contro il Napoli è entrato appena un minuto ( anche lui titolare contro il Polyssia), ma il sinistro educato in una gara tecnica come quella contro il Como di domenica potrebbe essere un’arma in più.