STADIO, Le opinioni dei quotidiani fiorentini
Diamo un'occhiata alle opinioni sui giornali questa mattina sulla questione stadio relativa alla lettera che Rocco Commisso ha reco pubblica ieri. Questa una parte dell'editoriale a firma di Ernesto Poesio che propone quest'oggi il Corriere Fiorentino all'interno delle sue pagine sportive con il titolo: "Cambiare rotta (credendoci)" in riferimento al nuovo stadio: "Con la sua lettera di ieri Commisso ha il merito di aver parlato chiaro. Punto e a capo. O forse sarebbe meglio dire ritorno al punto di partenza. Una condizione che nel gioco dell’oca di solito dà scarse possibilità di vittoria. Ed è proprio questo il vero rischio: dover prendere atto che, pur cambiando la proprietà, a Firenze il salto di qualità sembra impossibile. E ora? Si riaprirà seriamente la partita del Franchi? Nei loro messaggi Commisso (che comunque non ha del tutto abbandonato l’idea Campi) e Nardella sembrano almeno convergere sulla possibilità di superare il non possumus del sovrintendente Pessina alla demolizione delle vecchie curve con una nuova legge che consenta di restaurare i vecchi stadi secondo criteri adeguati alle necessità del grande calcio. Un’impresa non di poco conto che dovrebbe basarsi su un’ampia convergenza della politica e delle istituzioni, anche sportive. Ma sarebbe il modo per sottrarre gli impianti ormai superati a un inevitabile, crescente degrado".
Paolo Chirichigno su La Nazione: "La giornata delle lettere, il vecchio stadio (che ha bisogno di un maquillage urgentissimo) doveva sorbirsi anche questo. Il presidente della Fiorentina scrive alla Famiglia Viola, il sindaco ai fiorentini tout court. Un balletto di note demodé, che forse racconta la fine di un amore, ammesso che così si possa chiamare. Il succo è che dopo i baci e gli abbracci di giugno qualcosa si sia rotto, nonostante i sorrisi e la disponibilità (a parole). Le lettere descrivono lo stesso argomento da due punti di vista inconciliabili. Di Mercafir (qui ha ragione Commisso), si parla dal 2012, past e non fast. Nardella è sorpreso della lettera (tardi secondo noi) ribadendo il dovere di rispettare le regole. L’area Mercafir è pubblica e deve sottostare a norme dello Stato. Sembra di essere tornati a 12 anni fa, quando Della Valle annegò nelle pastoie della politica dopo la presentazione di due (!) progetti di nuovo stadio. Alla fine resta una sensazione: che insistere sul «Franchi» sia ora l’unica strada possibile. La Soprintendenza ha detto no al primo progetto, Rocco potrebbe presentarne un altro light e vediamo, Nardella sarebbe al suo fianco (almeno a parole). Ma quando tra fidanzati si arriva alle lettere vuol dire che il rapporto è quasi finito. Prendersi in giro non serve, meglio rifarsi una vita. O tornare al Franchi".