PRANDELLI, Tra un brivido e un tuffo nel futuro
Come riportato dall'edizione odierna de La Nazione prima l’uomo e poi l’allenatore, o viceversa, perché Prandelli li ha mescolati parecchio questi due temi durante la sua presentazione ai tempi del Covid, con i cronisti in streaming e collegati con la app, ciao Cesare, come va, quanti ricordi, aria di casa insomma e il sentimento aggiunge sempre calore. Tutto bello, tutto sweet, ma poi bisognerà anche giocare a calcio.
E vincere. Lo sa bene Cesare, che a sessantatré anni ne ha vissute parecchie in giro per il mondo, sperando un giorno di tornare proprio qui, dov’è ora, con il marchio viola addosso: ha un contratto a termine fino a giugno ("Chiamatemi traghettatore, o come volete, io so che posso fare bene"), i sorrisi e le pacche sulle spalle finiranno il 22 novembre prima della partita con il Benevento.