MALESANI, Il popolo viola mi capì subito. Che ricordi

In occasione del suo compleanno per i 70 anni, Alberto Malesani parla a La Gazzetta dello Sport e racconta anche dei suoi anni a Firenze, partendo dall'esordio in Serie A: "Io alleno la Fiorentina, vengo dal Chievo in Serie B. Parecchie facce stupite per il mio sbarco in Serie A. Qualche anno prima lavoravo alla Canon, sezione logistica. Al debutto in campionato andiamo al Friuli contro l'Udinese. A un minuto dalla fine siamo sotto 2-1. Poi, in un lampo, neanche me ne sono reso conto, Batistuta fa due gol e vinciamo la partita".
E lei pare impazzito e corre sotto la curva dei tifosi viola.
"E che cosa dovevo fare, starmene fermo davanti alla panchina? Ma figuriamoci! Sono un istintivo, sono passionale, vivo di emozioni. E in quell'occasione le emozioni furono enormi. Faccio una corsa pazzesca e vado a godere assieme ai tifosi: ecco com'è stato il mio esordio in A".
Infine il suo rapporto con la piazza e con Cecchi Gori: "Il popolo della Fiorentina mi ha capito subito, e mi ha accettato. I giocatori sono stati straordinari e mi hanno seguito dimostrando una grande umiltà. In quel gruppo c'erano Rui Costa e Batistuta, non dimentichiamolo mai. Con Cecchi Gori c'è stata qualche discussione, è vero: lui voleva mettere becco nella formazione e io non lo accettavo".
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