Lo stadio Franchi al vaglio dell’Uefa: tra spogliatoi, mobilità dei tifosi, tempi e costi
Anche La Nazione fa il punto dopo l'incontro a Nyon tra la UEFA e Palazzo Vecchio. La sindaca Sara Funaro torna da Nyon con la certezza che la candidatura di Firenze a ospitare alcune partite di Euro 2032 poggia su basi solide ma ancora non esistono i presupposti per esultare. Non tutti i 132 parametri richiesti dall’Uefa sono soddisfatti, ma c’è tempo: la candidatura ufficiale va presentata entro luglio 2026. I vertici della massima organizzazione calcistica in Europa hanno ascoltato l’esposizione e poi fatto alcune domande sui tempi dell’intervento, ma anche sui costi.
L’Uefa ha poi chiesto rassicurazioni sulla collocazione degli spogliatoi, sul punto di allestimento della mixed zone e di altre aree esterne. E ancora: la discussione si è concentrata sulla movimentazione dei tifosi, sulla distanza dall’aeroporto e sugli spazi per la fan zone dove concentrare il flusso dei supporter. Sugli aspetti più logistici Palazzo Vecchio si sente piuttosto sicuro, dato che appena un anno fa ha ospitato un evento sportivo di grande rilevanza come la prima tappa del Tour de France. Dall’Uefa filtrano sensazioni positive: nessuno lo dice apertamente ma si sente che Firenze sia sulla buona strada.
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