La Fiorentina si affida al carattere di Vanoli per curare la mentalità della squadra
Se c’è un aspetto sul quale quelli che hanno conosciuto il Vanoli allenatore garantiscono, è quello della forza, dell’impeto e della capacità di entrare (con le buone o le meno buone) nella testa dei suoi calciatori. Non può che aggrapparsi a lui, la Fiorentina, sperando di aver davvero trovato la cura a questo tremendo malanno di avvio di stagione. Perché la squadra non ha mai reagito, perché non ha mai avuto un sussulto, perché tutto cambiava (moduli, uomini, atteggiamento) meno che i risultati e perché, le ultime, son state probabilmente le prestazioni peggiori. E chi ha in mente l’arrendevolezza di San Siro (con l’Inter) o lo smarrimento di sette giorni fa, sa bene di cosa parliamo.
Quel che serve quindi, ed è il punto dal quale è ripartito Vanoli con i suoi, è rendersi immediatamente conto di quale sia la realtà e immergersi in questa (pessima e inaspettata) dimensione con testa, cuore, gambe e umiltà giuste. Tutto il resto, verrà dopo e quasi certamente di conseguenza. Del resto, pretendere che si vedano fin da subito tutte le idee e tutti i principi del neo tecnico sarebbe assurdo.
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