Vademecum per Vanoli. Venti problemi da risolvere. Il primo: mai pensare “ci salveremo perché siamo la Fiorentina”
Un giorno dovremo studiare a fondo la ragione per cui fra la Fiorentina di Commisso e gli allenatori finisce sempre male.
Il proprietario di Mediacom ha acquistato la società viola dai Della Valle nel giugno del 2021. Il tecnico che ha resistito di più è stato Vincenzo Italiano, tre stagioni in panchina, e se la Fiorentina va avanti così diventerà un record irraggiungibile.
Primo campionato: da Montella a Iachini.
Secondo: da Iachini a Prandelli a Iachini.
Terzo: Rino Gattuso, saltato prima di cominciare, quindi Italiano per il suo triennio fino al 2024.
L’anno scorso: Raffaele Palladino, confermato prima che d’improvviso annunciasse le sue dimissioni.
Quest’anno: Stefano Pioli con contratto triennale, un breve interregno per Galloppa e da domani Paolo Vanoli.
Se contiamo i cambi, sono nove in cinque stagioni.
Oggi però interessa il presente e il prossimo futuro — del passato ci occuperemo quando tutto sarà più chiaro.
Conoscendo da qualche anno la piazza, i suoi umori, le sue passioni e le sue ambizioni, conoscendo (poco, diremmo, viste le nostre sbagliatissime previsioni) la squadra, alla vigilia di una sfida decisiva come quella di Marassi vorremmo consegnare al nuovo allenatore un sintetico vademecum sui problemi da risolvere: tattici, tecnici, psicologici e ambientali.
I 20 PUNTI DEL VADEMECUM
1) Puntare alla salvezza pensando di allenare una squadra-non squadra meritatamente ultima in classifica.
2) Evitare di sentirsi sicuro della salvezza solo perché “siamo la Fiorentina”.
3) Restituire fiducia a giocatori che quest’anno non ne hanno mai avuta.
4) Spazzare via la paura dal Viola Park.
5) Puntare su una formazione-base e andare avanti senza tentennamenti.
6) Valutare con attenzione se questa squadra ha davvero le caratteristiche per giocare con la difesa a tre.
7) Togliere Comuzzo dal centro della difesa e rimetterlo nel suo ruolo di marcatore.
8) Spiegare a tutti i difensori che in area di rigore si marca a uomo (è l’ABC, ma se vedete il secondo gol di Mainz capirete che non è così scontato).
9) Far sorridere una volta tanto Fagioli, come Chivu ha chiesto a Lautaro Martinez. Ha sempre uno sguardo fra il cupo e il preoccupato.
10) Farsi dare una risposta certa e definitiva da Gudmundsson: “Scusa Albert, ma chi sei? Quello del Genoa, quello dell’Islanda o questo di Firenze?” In quest’ultimo caso, tenerlo fuori e recuperarlo.
11)Spiegare a Nicolussi-Caviglia che il Franchi, pur disastrato, non è il Penzo (che peraltro Vanoli conosce bene) e qui non può sbagliare più di due-tre passaggi a partita, come invece gli sta capitando.
12) Tirar fuori da Ndour tutto quello che il giovanotto dà alla Under 21, ovvero tutto quello che nella Fiorentina non si è ancora visto.
13) Riflettere sulla fascia a Ranieri: se sarà ancora lui il capitano, che la smetta con quelle smorfie e proteste pesanti come nella partita col Lecce al momento del controllo del Var. Con un arbitro come Doveri sarebbe stato espulso.
14) Evitare di mettere insieme Piccoli e Kean.
15) Ritemprare Kean, che quest’anno non trova la porta come un anno fa.
16) Dare una svegliata a Piccoli.
17) Farsi aiutare da Dzeko partendo dal suo recupero fisico e atletico: non si è mai visto lo Dzeko turco.
18) Recuperare prima possibile il miglior Gosens.
19) Trovare un dialogo con la tifoseria.
20) Convincere la società (impresa disperata) ad aprirsi a Firenze: restare chiusa nel fortino del Viola Park non l’aiuta.
Potremmo andare ancora un po’ avanti, ma per il momento è già abbastanza.
Se Vanoli riuscirà a risolvere anche solo la metà di questi problemi, la Fiorentina avrà buone possibilità di salvarsi.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
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