CORVINO, Coltivo talenti. Vlahovic? Seguivo Milenkovic
Dopo l'inaugurazione dei lavori al nuovo centro sportivo del Lecce, Pantaleo Corvino si è concesso in una lunga intervista al Corriere dello Sport-Stadio iniziando dal fatto che la vanga è lo strumento che meglio lo rappresenta: "Anche se figlio di manovale, sono nato contadino e contadino resto. Lavoro i campi, solo che non coltivo frumento o verdure, ma talenti". Poi ha parlato di Vlahovic e Milenkovic, due talenti portati a Firenze: "Vlahovic ha le stimmate del campione. Non gli manca nulla. Ogni tanto mi manda ancora una maglia, qualche messaggio, ma è giusto e normale così.
Ero andato a vedere il Partizan per Milenkovic, ma quando fecero entrare ‘sto ragazzino me ne innamorai, aveva fisicità, destrezza, una qualità insolita per un attaccante con quelle misure. E senso del gol. Chi sa segnare segna sempre. Agii d’anticipo, lo volevano in tanti. I genitori mantennero la parola e con lui riempii l’ultimo posto a disposizione per l’extracomunitario, naturalmente dopo averlo lasciato sei mesi in prestito per farlo diventare maggiorenne".