Brady e il rigore a Catanzaro nella lotta con la Fiorentina: "Non dovevo neanche tirarlo..."

Brady e il rigore a Catanzaro nella lotta con la Fiorentina: "Non dovevo neanche tirarlo..."
Oggi alle 13:00Rassegna stampa
di Redazione FV

L'ex giocatore della Juventus Liam Brady oggi è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport e ha raccontato, fra le altre cose, anche il campionato disputato punto a punto con la Fiorentina ricordando il celeberrimo rigore contro il Catanzaro: "Io quel rigore nemmeno dovevo tirarlo - spiega alla rosea. Le racconto tutto. Ci giochiamo il campionato punto a punto con la Fiorentina. A quattro giornate dalla fine battiamo l’Inter grazie a un mio rigore. Il mercoledì seguente mi telefona un agente inglese e mi avvisa che la Juve ha già preso Platini.

Dopo l’allenamento parlo con Trapattoni che mi assicura di nonsapere nulla, ma capisco che non mi ha detto la verità perché è in difficoltà. Un’ora e mezza dopo, ricevo una telefonata dalla sede dove vengo convocato da Boniperti che mi spiega cosa sta succedendo. Penso che la società avrebbe voluto tenere tutto segreto fino a fine stagione, ma le voci girano sempre. La mia reazione? Dico al presidente che non avrei più giocato: eravamo campioni in carica e in corsa per il bis, pensavo di meritare la conferma. Torno a casa e racconto tutto a mia moglie, compresa la decisione di non disputare gli ultimi tre incontri. Sono lei e Boniperti a farmi ragionare, a convincermi. Mi fanno capire che l’uomo è più importante del calciatore, che chiudere con un altro scudetto mi avrebbe regalato una gioia immensa: una soddisfazione così forte che mi sarebbe rimasta dentro per tutta la vita. Avevano ragione. Il giorno dopo comunico a Trapattoni la mia disponibilità e lui risponde che mi farà giocare ma preferisce che io non tiri eventuali rigori. Poi il destino ha voluto che lo battessi e facessi gol".