Dodo in bilico, Fagioli e Gudmundsson con il broncio, e un futuro tutto da scrivere. La stagione è quasi finita ma non ci sono troppe certezze in vista della prossima. Pradè e Palladino possono ancora convivere alla Fiorentina? Servono risposte

Caos, grande caos. La Fiorentina sta vivendo il finale di stagione nel peggior modo possibile, e questa non è certo una novità, vista l'eliminazione dalla Conference League, la sconfitta contro il Venezia e la conseguente contestazione, seppur breve, della Curva Fiesole nei confronti della squadra, in prima battuta, e di Palladino e Pradè in seconda. La vittoria contro il Bologna ha, almeno per una settimana, rimandato la fine ufficiale del campionato viola, visto che ancora c'è una flebile speranza di poter giocare la Conference per il quarto anno consecutivo, ma ci sono tantissimi nodi da sciogliere e il tempo è relativamente breve.
Dodo e il rinnovo.
Per prima cosa è giusto parlare dei giocatori che sono in bilico in vista della prossima stagione, per motivi diversi. Il primo nome è quello di Dodo. L'esterno brasiliano ha il contratto in scadenza nel 2027 e il rinnovo che poche settimane fa sembrava cosa fatta si è complicato tantissimo. La distanza è tanta, le possibilità di vederlo ancora con la maglia viola addosso nella prossima stagione si stanno riducendo considerevolmente e l'addio dell'ex Shatkhtar sarebbe molto doloroso. Non solo per quello che ha dato sul campo ma anche per tutto il contorno. Dodo è un uomo spogliatoio, è un ragazzo che porta tanta allegria e che ha dato tutto per la Fiorentina, e allora perché non fare uno sforzo per trattenerlo e farlo rinnovare? L'offerta non lo soddisfa, è in linea con gli stipendi che la società paga a giocatori che sono ai margini e se non ci sarà un rilancio giusto la firma non arriverà.
Conferme in bilico per Gudmundsson e Fagioli.
Gli altri due nomi sono invece quelli di Albert Gudmundsson e Nicolò Fagioli. Il riscatto di quest'ultimo, in teoria, potrebbe ancora scattare automaticamente, ma solo se la Fiorentina si qualificherà in Europa all'ultima giornata, cosa non facile. Per l'islandese il discorso è invece diverso: lo scorso agosto Gud è arrivato a Firenze dal Genoa in prestito oneroso da 8 milioni di euro ma per prelevarlo a titolo definitivo la società viola dovrà versare nelle casse del Grifone altri 17 milioni, più 3,5 di bonus. Una cifra non banale ed è certo che i due club si incontreranno per discutere di un eventuale sconto, che la Fiorentina chiederà, quasi sicuramente. Ed è su questo "quasi" che ruotano molte cose. Il feeling tra Gudmundsson e Palladino non è mai sbocciato, per vari motivi, e questo non è un mistero. E allora cosa deciderà la dirigenza? Sarebbe un peccato perdere un giocatore di qualità, che in questa stagione ha però disatteso le aspettative, e sarà fondamentale prendere la decisione giusta, pensando anche agli 8 milioni già spesi. Tornando a Fagioli invece il pensiero va a quello che il centrocampista potrebbe davvero dare in futuro. L'inizio è stato al top, poi le nuove voci sul caso scommesse ha frenato la sua avventura in riva all'Arno. Stesso discorso fatto per Gudmundsson: la qualità c'è, si vede, ma deve essere valorizzata.
Pradè e Palladino.
Poche certezze dunque in vista della prossima stagione e il tempo delle decisioni e delle risposte sta per arrivare. Con un ultimo pensiero: visti i tanti botta e risposta andati in scena quest'anno tra Daniele Pradè e Raffaele Palladino la domanda che viene in mente è una sola: il direttore sportivo e il tecnico possono ancora convivere insieme all'interno della Fiorentina? La risposta non può essere certa e precisa ma la sensazione è che tra i due non sia scoccata la vera scintilla. Se così fosse è difficile credere che Rocco Commisso possa confermarli entrambi, perché a rimetterci sarebbe il club. La contestazione che la Curva Fiesole ha rivolto a tutti e due nella gara contro il Bologna ha fatto il resto. La piazza vorrebbe ripartire da altro, sia in panchina che dietro la scrivania, ma cosa ne pensa il presidente. A questo punto, dopo la decisione presa in solitaria per il rinnovo di Palladino, è arrivato il momento che Commisso torni a parlare, spiegando chiaramente le sue intenzioni. Intanto però testa all'ultima giornata, nella speranza di chiudere al sesto posto in classifica. Poi partirà tutto il resto, e i nodi da sciogliere, tra rinnovi e giocatori con il broncio, sono davvero tanti.
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