BOSMAN, Superlega grava sui giocatori: non sono robot

22.12.2023 12:48 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
BOSMAN, Superlega grava sui giocatori: non sono robot
FirenzeViola.it

Jean-Marc Bosman, ex calciatore famoso più che altro per aver dato il nome alla sentenza che nel 1995 ha rivoluzionato il mondo del calcio, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato del ritorno in auge della Superlega: "Sono molto scettico su questo progetto. La Superlega è solo business che pensa al business e a fare più soldi ancora. Sono i soliti grandi club che vogliono diventare sempre più grossi e onnipotenti, per schiacciare i più piccoli, il tutto a discapito dei giocatori che però non sono dei robot. Neanche quelli della Superlega dovrebbero considerarsi al di sopra delle leggi".

Prosegue: "La famosa sentenza Bosman pronunciata nel 1995 fu il frutto di una mia intuizione. Ero nell’impossibilità di trovarmi liberamente una nuova squadra (il Dunkerque, in Francia, ndr ), senza subire i diktat del mio club, il Liegi. Quando ne parlai con i miei avvocati, erano molto restii sul fatto di poter scardinare il controllo di società e istituzioni sui movimenti dei giocatori. Invece mi dicevo che si trattava di un’anomalia in un periodo storico per l’Europa, che nei suoi stessi statuti garantiva la libera circolazione a tutti i lavoratori, salvo che a noi calciatori. I miei avvocati mi dicevano che era un’utopia, invece fui un visionario perché permisi così di aprire in seguito il mercato anche ai giocatori extracomunitari. Oggi persino il Real Madrid che guida il progetto Superlega a volte schiera formazioni magari con un solo spagnolo in campo...".