NASSI A RFV, Un dg deve "allenare" il presidente
L'ex dirigente della Fiorentina Claudio Nassi è intervenuto a "Viola Amore mio", trasmissione di Radio Firenzeviola, per parlare dell'attualità viola: "Calcio malato? Sì, da troppo tempo. Non partecipiamo a due mondiali, 18 squadre su 20 chiudono in rosso i bilanci: un momento così il calcio non l'ha mai attraversato. Se non si considera l'importanza del calcio... Terremoto? Se le società trainanti attraversano questi momenti chi di dovere se ne dovrebbe preoccupare ma sembra che non interessi a nessuno".
Parole Commisso? "Non deve andare a parlare alla stampa, deve dire a queste cose nei luoghi giusti, perché ne seguirà le conseguenze prima o poi. Con me non l'avrebbe fatto. Il primo compito di un direttore è quello di allenare un presidente e deve avvertirlo dove è chiamato ad operare. Gli sfoghi li faccia in casa, nel calcio si sta zitti. Si parla nei luoghi e con le persone deputati soprattutto quando hai ragione. Sfogo controproducente? Non sarà il primo né l'ultimo, noi ci divertiamo ma il calcio è un'altra cosa. Non sarà certo amato e non è da vantarsi".
Mercato viola? "Mi ripeto, la Fiorentina è tra i club più importanti d'Europa e deve prendere uno di primo livello o nulla. La proprietà deve rendersi conto che la Fiorentina ogni anno deve competere a livello nazionale e internazionale. Lo ha fatto anche proprietà che avevano meno risorse. Non va bene tutto, la Fiorentina pretende il meglio.
Caso Amrabat? "Penso che abbia sbagliato il Barcellona, chiedendo Amrabat all'ultimo giorno. Non si tratta un giocatore che ha fatto un Mondiale come lui in quel modo. Le scuse? La società ha fatto bene ad accettarle, non attraversiamo un buon momento per i giocatori e i procuratori che vediamo come gestiscono certe situazioni".
Sabiri serve? "La Fiorentina deve correre sui più forti, una volta arriverà seconda, terza, quarta e anche quinta ma una volta anche prima. Il PSV riuscì a prendere Romario, potrà accadere anche agli altri come la Fiorentina. Ed è ovvio che debba correre per andare in Champions approfittando delle difficoltà delle così dette grandi. Anche la Coppa Italia sarebbe importantissima. E le va detto brava perché ha battuto una squadra in salute ed ora in semifinale non deve sottovalutare la Cremonese. Le partite difficili sono quelle che ti fanno dormire la sera prima e quindi non bisogna dormire come hanno fatto Napoli e Roma".
Italiano cresciuto? "L'allenatore non le vince le partite, semmai le può perdere. Il tecnico è una figura sopravvalutata anche se fa il mestiere più difficile del mondo. Prima di Herrera i tecnici venivano chiamati portabagagli. Se Alfredo Distefano al Real Madrid diceva che con 4 allenatori diversi la formazione la facevano i giocatori".
Conflitto di interesse essere proprietario di giornale e di club? "Facciamo conto che non si sia detto nulla e andiamo sempre a braccetto con i presidenti delle altre squadre, non creiamo antipatie. Nel calcio conta l'operazione simpatia e noi non credo che lo facciamo".