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Guerini: "Commisso non può gestire la Fiorentina dall'America. Coppia Goretti-Ferrari un rischio"

Guerini: "Commisso non può gestire la Fiorentina dall'America. Coppia Goretti-Ferrari un rischio"
Oggi alle 13:39Radio FirenzeViola
di Matteo Luconi

Vincenzo Guerini, ex giocatore e club manager viola, è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola nel corso della trasmissione "Viola Amore Mio". Ecco le sue parole: "Ragionando onestamente, mi ero illuso riguardo l'arrivo di Pioli, la forza della squadra e i soldi spesi. Pensavo che visti i giocatori si potesse fare un passettino in avanti rispetto all'anno scorso. Io credo che ci eravamo illusi, ma non così tanti da ritrovarci così. Se avessimo fatto un sondaggio all'inizio dell'anno nessuno avrebbe pronosticato la Fiorentina ultima. E' una situazione brutta, qualcosa è successo perché non è possibile che una squadra così giochi così male e sia caduta così in basso. La società sicuramente da fuori dà l'idea di essere assente, nel senso che non è stata capace di gestire questa situazione. Fino a 2/3 anni fa c'era Barone che era un punto di riferimento pesante. Ora non c'è nessuno al suo posto, non c'è una persona carismatica e un punto di riferimento per la tifoseria, per la città, per i giocatori. Commisso non può gestire la Fiorentina dall'America perché una società va gestita 24h su 24 tutti i giorni. Firenze ha bisogno di un uomo di grande personalità".

La convince la coppia Goretti-Ferrari?
"Io non li conosco, non li ho mai visti lavorare, però non credo che abbiano lasciato delle impronte nel calcio, non hanno esperienza per gestire situazioni così. Non hanno fatto la gavetta. E' un rischio, sono figure che sarebbero andate bene fossero state sotto Barone, perché potevano crescere. Penso non siano pronti a prendere in mano una situazione come quella della Fiorentina così di colpo. Serve una figura che conosca cosa è il mondo del calcio a questi livelli. Perché gestire una società di Serie D o C è tutt'altra cosa rispetto a gestire la Fiorentina".

Vanoli può essere l'uomo giusto?
"Ora qui non serve l'allenatore bravo dal punto di vista tecnico, ma serve una persona che sappia entrare nella testa dei giocatori, creare sintonia fra lui e la squadra. Io da ex allenatore lavorerei su questo per salvare la squadra. Indipendentemente dal giocare bene o male, serve entrare sulla testa dei giocatori. Parliamoci chiaro, l'obbiettivo è salvarci, non mettiamoci in testa nient'altro. Credo che Vanoli debba mettersi lì e fondersi il cervello per come fare quadrato con la squadra. Ora esistono solo i calciatori e la squadra. Poi non chiediamo come al solito l'aiuto della tifoseria che poi lo darà a prescindere, perché Firenze è così, ma ora servono i calciatori".

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