"Vincere aiuta a vincere" è un falso mito a Firenze. Verona può smentire
"Vincere aiuta a vincere". Questa è la frase che tifosi e appassionati di Fiorentina si sentono dire ormai da mesi, quando c'è una partita di Conference League, come se poi la vittoria del club viola in Serie A fosse conseguente a quella appunto europea.
Questo infatti non è avvenuto per 3 volte in campionato, un dato preoccupante e sintomo di una scarsa stabilità e forza mentale nell'essere costanti di partita in partita. Il primo inganno viola si ha nell'ultimo giorno di agosto, quando la squadra viola non riesce ad andare oltre lo 0-0 in casa del Torino, non mantenendo fede alla vittoria arrivata in rimonta per 3-2 contro il Polissya, grazie alle firme atipiche di Dodo, Ranieri e Dzeko. La seconda delusione risale al 2 ottobre contro il Sigma Olomouc. La partita d'esordio per la Fiorentina nel grande girone di Conference League fu un successo, 2-0 con le reti dei nuovi arrivati, Piccoli e Ndour. Tre giorni dopo la squadra viola torna ad essere impegnata in Serie A, contro la Roma di Gian Piero Gasperini. La partita si mette subito sui binari giusti grazie alla rete dopo 14' di Moise Kean, che sarà vanificata nel giro di pochi minuti dalla testata solitaria di Cristante e dal tiro a giro di Soulè, che sanciscono la sconfitta viola. L'ultima amarezza arriva il 26 ottobre, sempre al Franchi, questa volta con il Bologna. Il match parte male e dopo meno di un'ora la Fiorentina è sotto 0-2 ed è dominata dalla squadra di Vincenzo Italiano, che trova anche la rete dello 0-3 con Dallinga, annullata per un fuorigioco millimetrico a inizio azione. Questo episodio, seguito dall'espulsione di Holm, portano a un cambio totale della partita, che si concluderà 2-2 con le reti su rigore di Gudmundsson e Kean. La Fiorentina aggancia il pareggio, ma cancella tutto quello che si era visto di buono il 23 ottobre contro il Rapid Vienna (0-3) con una prestazione ben al di sotto delle aspettative degli uomini allora guidati da Pioli.
Ieri è arrivata l'ultima delle quattro vittorie europee della Fiorentina, un risultato che questa volta ha l'obbligo di rimanere fedele alle parole della famosa frase, ripetuta in più occasioni, contro il Verona, che viene da una vittoria pesante contro l'Atalanta, ma che si troverà davanti una squadra che è pronta a dimostrare il suo vero valore, come testimoniano le parole del bomber viola, Moise Kean, al termine della partita con la Dinamo Kiev: "Adesso dobbiamo riportare su una città che ci sostiene, è la cosa più importante".
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