VISTA IN TRASFERTA, Da Salonicco a Milano

"Vista in Trasferta", ovvero tutto il racconto delle gare della Fiorentina in trasferta. A cura di Patrizia Iannicelli
27.10.2014 14:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
VISTA IN TRASFERTA, Da Salonicco a Milano

Dopo appena qualche ora per rifiatare, alcuni tifosi rientrati dalla Grecia a tarda notte del sabato ripartono per il posticipo serale di S.Siro contro il Milan. Una gara di cartello irrinunciabile data la posta in palio e l'avversario divenuto negli ultimi anni in competizione per la lotta alle prime posizioni. Purtroppo le solite note difficoltà, quelle di acquistare i tagliandi del settore ospiti negli sportelli bancari oppure on line, unito all'orario in notturna hanno fatto desistere e rinunciare molti tifosi per il relativo esodo verso Milano. I tagliandi emessi nel settore preposto, quello del terzo anello, sono stati in totale circa 400, una cinquantina dislocati nella parte inferiore.

Da Firenze sono stati organizzati solo due pullman, piccoli gruppi in diversi pulmini, e la maggior parte con mezzi propri tali da recuperare qualche ora per il rientro. Arrivare al terzo anello è come scalare una montagna, si arriva in cima quasi in apnea, e lo spettacolo è desolante: sembra di vedere i giocatori nel gioco del subbuteo. Forse ancora colpiti dallo straordinario tifo dei tifosi greci, il tifo parte incessante e continuo dai primi minuti, l'ennesimo sacrificio fatto per seguire la squadra deve servire a dare quella spinta e carica in più per la Fiorentina. Il Meazza non è al completo, molti sono gli spazi vuoti, da una parte e dall'altra delle curve le solite scaramucce verbali. All'entrata in campo la formazione viola è scontata, un 4-3-1-2, Mati Fernandez dietro Babacar e Cuadrado.

La squadra viola nella prima frazione di tempo gioca dalla parte opposta, ma è il Milan che più concentrato e deciso si porta verso la porta viola, per fortuna senza impensierire Neto. La Fiorentina controlla la partita e sembra contenere gli affondi del Milan non certo così strepitoso. Quasi alla mezz'ora il primo angolo per i rossoneri, sulla sponda di Zapata, colpo di testa di De Jong che solo in area realizza il goal del vantaggio. Cala un freddo gelido sui quattrocento tifosi, il display del cartellone mostra la nuova classifica che ha numeri da paura. Ancora una volta il primo tempo si chiude con molti demeriti dei giocatori viola. Nella seconda frazione di gioco i gigliati sembrano più determinati, le squadre si allungano, ma la svolta avviene nei primi minuti con il cambio di Kurtic per Ilicic.

I viola continuano a pressare, ci provano Aquilani e Mati, ma è al diciannovesimo che un gran sinistro di Ilicic da fuori batte Abbiati e porta al pareggio. Per i successivi cinque minuti tutto il settore viola sembra totalmente impazzito, viene festeggiato il primo goal dello sloveno del campionato come uno da finale. Il resto del Meazza ammutolisce e sparisce, le voci (o quelle poche rimaste) continuano a rimbombare nella struttura maestosa. La seconda sostituzione è di Mati per un super osannato Vargas, match winner di coppa. Alla mezz'ora una buona occasione con Tomovic che serve Babacar, ma che viene sprecata e recuperata dalla difesa in angolo. L'ultima sostituzione è l'entrata di Badelj per un deludente Babacar.

Termina la gara dopo tre minuti di recupero, gli sguardi attaccati al display e finalmente la liberazione di un risultato troppo importante per il proseguo del campionato. Grande soddisfazione per un ritrovato Ilicic che nelle ore notturne riesce a diventare protagonista (come in coppa), delusione per un Cuadrado che non ti aspetti (nessun dramma per una gara sbagliata), Borja Valero non al suo livello. Ma il pari viene festeggiato dai tifosi con cori e canti come una vittoria, mentre ripercorrono il lungo percorso che li porta verso il parcheggio. Due gare diverse in pochi giorni, trasferte lunghe e difficili ma che i tifosi hanno vissuto con la stessa voglia ed il solito entusiasmo di incitamento per i colori viola. Da Salonicco a Milano.