VIOLA, Una solidità difensiva da ritrovare

28.03.2016 13:00 di  Giulio Incagli   vedi letture
VIOLA, Una solidità difensiva da ritrovare
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La Fiorentina del girone d'andata aveva strabiliato tutti per il gioco espresso, a tratti spettacolare, ma anche per un incredibile equilibrio tra i reparti. Sousa aveva trovato fin da subito la quadratura del cerchio cucendo addoso a questa squadra il vestito praticamente perfetto. Difesa a 3, con due certezze come Gonzalo e Astori e l'incognita perenne Roncaglia-Tomovic, 2 mediani davanti alla difesa diventati presto l'emblema del concetto di equlibrio e armonia viola, 2 esterni da caratteristiche opposte e un tridente tutto fantasia culminante nella figura di Nikola Kalinic, autentica rivelazione della Serie A. Tutto girava al meglio e la Fiorentina offriva, insieme al Napoli, il calcio più bello d'Italia. Da gennaio in poi, qualcosa nell'ingranaggio viola si è rotto. Il gioco è diventato ben presto sterile e anche la mole di occasioni da gol è diminuita sensibilmente. Il contraccolpo maggiore però, ha colpito sicuramente la fase difensiva. Nel concetto più ampio del termine. L'assenza prolungata di Badelj ha inciso pesantamente anche sul rendimento di Vecino e la Fiorentina ha perso brillantezza in avanti e soprattutto quell'equlibrio fondamentale dalla cintola in giù.

I numeri della difesa viola sono cambiati sensibilmente (in negativo) e adesso il fiore all'ochiello del lavoro di Sousa nella prima parte di stagione, si è trasfomarto nel tallone d'Achille di questa squadra. 32 gol subiti in 30 giornate, più di uno a partita e sesta retroguardia della Serie A. Inutile, adesso, guardare al passato, al mercato di gennaio e all'incredibile (con l'accezione più negativa del termine) gestione dell'acquisto del difensore. Sousa ha l'arduo compito di rivitalizzare una squadra e un reparto che nell'ultimo mese e mezzo ha visto il proprio rendimento calare vertiginosamente. Da oggi si torna in campo e già contro la Samp sarà necessario mostrare a tutti il cambio di marcia in vista del forcing finale. Il terzo posto è lontano, ma la Fiorentina ammirata fino a gennaio può tranquillamente continuare a sognarlo...