VIOLA, TENERE VLAHOVIC SAREBBE UN SEGNALE PER TUTTI: ECCO PERCHÉ

Mancano ormai solo 15 giorni alla fine del calciomercato ed il futuro di Dusan Vlahovic non è stato ancora del tutto definito. Sono tante le big che pensano a lui e d'altronde non poteva essere altrimenti visti i numeri del classe 2000 che in questo inizio di stagione, malgrado l'avversario di livello inferiore, è già andato a segno con una doppietta nella gara d'esordio in Coppa Italia contro il Cosenza. La partenza di Romelu Lukaku dall'Inter, quella possibile di Harry Kane dal Tottenham e la voglia di rinforzarsi dell'Atletico Madrid di Diego Simeone hanno fatto paura alla Fiorentina ed ai suoi tifosi perché tutte e tre queste big si sono quantomeno informate sul serbo. I nerazzurri hanno presto capito che le cifre dell'operazione erano proibitive, gli Spurs ancora sono in corsa, ma prima devono cedere il loro totem, mentre i Colchoneros si sono visti rifiutare un'offerta che, tra cash e contropartite tecniche, si avvicinava davvero molto ai 70 milioni di euro.
Il valore di Vlahovic per i viola è sotto gli occhi di tutti, perderlo sarebbe un danno sportivo enorme, ma il deficit più grande riguarderebbe un altro aspetto ovvero quello della credibilità. Rocco Commisso è un presidente che si è sempre presentato come ambizioso e che ha sempre messo al primo posto l'interesse del club, ma un'eventuale cessione del fiore all'occhiello della propria squadra in un momento del genere, a campionato praticamente iniziato, comporterebbe una riflessione obbligatoria. Quale progetto si ha in mente a Firenze? Ecco perché la Fiorentina non può perdere Vlahovic.
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