VIOLA, Cuore e orgoglio, l'EL è dietro l'angolo
L'Europa sembrava un'entità ormai estranea. La batosta incassata a Genova contro la Samp e lo schiaffone casalingo rimediato contro l'Hellas Verona, avevano inevitabilmente fatto capitolare ogni speranza. Speranze di un obiettivo vagheggiato una stagione intera dalla Fiorentina, che, vicina al sesto posto, ci era stata per davvero. Poi il tragico evento (ora purtroppo al plurale) che ha colpito un ambiente già in piena crisi.
Ma, da tre partite a questa parte, qualcosa è cambiato. E non tanto perché Saponara si è ritrovato, Chiesa ha dato il meglio quando si pensava che il meglio l'avesse già dato, e Simeone è finalmente tornato al gol, quanto perché la Fiorentina, con Stefano Pioli al timone, è riuscita a trasformare il dolore in amore. Mettendo il cuore e l'orgoglio al centro di ogni sfida disputata dopo quel maledetto giorno. Lo dicono i nove punti che, tre partite fa, il club di viale Fanti non aveva, e che hanno drasticamente avvicinato i viola al settimo posto. Sinonimo, udite udite, proprio di Europa League.