STADIO E V.PARK DA UN LATO, RINNOVI DALL'ALTRO: L'AGENDA DELLA SOCIETÀ

20.09.2022 00:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
STADIO E V.PARK DA UN LATO, RINNOVI DALL'ALTRO: L'AGENDA DELLA SOCIETÀ

Quasi quattro giorni liberi per la Fiorentina (fino a giovedì) che può così staccare la spina e ricaricare le pile. Ma chi non si ferma sono la proprietà e la dirigenza in generale, chiamate a sistemare alcune situazioni che riguardano squadra e impianti. Se il presidente Commisso segue con apprensione i lavori del Viola Park per accertarsi che la conclusione del centro sportivo non vada oltre marzo, in questi giorni si dovrebbe tenere l'incontro con l'architetto della Arup, David Hirsch, che ha vinto il concorso internazionale per il restyling del Franchi.

Sul Viola Park ormai il ritardo di tre mesi è acclarato secondo quanto annunciato dallo stesso presidente in conferenza stampa. D'altronde con Covid e guerra la dilatazione dei costi e dei tempi era abbastanza prevedibile. Anche perché l'acciaio utilizzato proveniva dall'acciaieria di Mariupol e l'impresa costruttrice ha dovuto cambiare i fornitori in corsa, poi la crisi energetica e la mancanza di manodopera hanno fatto il resto. Una serie di problemi insomma che hanno fatto inalberare il presidente appena arrivato dall'America anche se ora sembra tornato un certo sereno, con la speranza che i ritardi restino quelli e portino a festeggiare il nuovo Viola Park a marzo.

Tante le risposte invece che la Fiorentina cerca nell'incontro con Hirsch che spiegherà alla proprietà il progetto nei dettagli, ma principalmente le questioni da capire sono se durante i lavori la squadra può e in quali condizioni giocare al Franchi e, soprattutto, quanto sarà l'area commerciale a disposizione e quanto può incidere sui ricavi. Risposte che poi dovrà anche dare il Comune sull'eventuale durata della concessione.

Per quanto riguarda invece la dirigenza viola sarà compito di Daniele Pradè e Joe Barone portare avanti i discorsi sui rinnovi dei giocatori in sospeso. Tra questi quello di Pietro Terracciano per il quale c'era già un principio di accordo con l'entourage. Il portiere viola d'altronde ogni anno parte riserva e finisce per fare il titolare e in questo momento certo si presenta a trattare con il coltello dalla parte del manico. Titolare o no, certo la sua affidabilità non è in discussione. Poi potrebbe toccare anche a Venuti. Ed era rimasto un punto interrogativo anche su Bonaventura dopo l'opzione sfruttata la scorsa stagione.