SOGNI ESTIVI

Idee di mercato dall'est. Costose ma dall'usato sicuro. La Fiorentina mette la freccia ed in attesa di incassare i primi soldi dalle cessioni nobili dei probabili partenti Cuadrado e Savic mette nel mirino due attaccanti del balcani che nella prossima stagione potrebbero andare a formare un terzetto micidiale assieme a Rossi e Gomez. Da un lato Goran Pandev, ormai ai margini del Napoli e su cui i viola avevano fatto già più di un pensiero nello scorso gennaio dopo il grave ko di Pepito al collaterale, dall'altro Mirko Vucinic, vecchia conoscenza di Montella e Pradè ai tempi della Roma anch'egli deciso ad abbandonare la Juventus dopo un'annata in chiaroscuro.

Capitolo Pandev: il macedone ha un contratto con De Laurentiis fino al 2015 (oltre ad un ingaggio, ad oggi improponibile per le casse viola, di 2,5 milioni di euro) ma paradossalmente i rapporti con il club azzurro sono buoni per tanti motivi. Sotto l'aspetto tecnico, l'ex Lazio ed Inter sarebbe perfetto per il ruolo di partner d'attacco per uno tra Rossi e Gomez, all'interno del 4-3-1-2 sul quale con ogni probabilità verrà modellata la Fiorentina del prossimo anno. Il prezzo del cartellino è alto ma non è escluso che Pradè possa provare l'inserimento di qualche contropartita tecnica.

Vucinic alla Fiorentina piaceva già ai tempi di Corvino, quando il ds di Verole sognava di riproporre in viola quel tandem d'attaco con Jovetic che faceva (e fa tuttora) sognare il Montenegro. Oltre a questo, Mirko è stimato ed apprezzato sia da Montella che da Pradè ma in questo caso, al di là di un ingaggio anche in questa circostanza semi-faraonico (2,7 milioni netti a stagione), il vero ostacolo è rappresentato dai rapporti gelidi che intercorrono ancora oggi tra Fiorentina e Juventus, un feeling mai sbocciato sia per rivalità storica che per le recenti ripicche bianconere sul mercato (si legga alla voce Berbatov). Ciononostante, Vucinic al pari di Pandev resta un nome caldo nella lista di mercato viola, una candidatura sposata da Montella che andrebbe sicuramente a rinforzare un reparto già ad oggi sulla carta con pochi rivali.