SOGNANDO IL ROMBO

07.08.2011 14:00 di  Marco Gori   vedi letture
SOGNANDO IL ROMBO
FirenzeViola.it
© foto di Filippo Gabutti

E' stata una Fiorentina discreta quella vista ieri a Newcastle. Anche se non va dimenticato come certe amichevoli abbiano davvero poco significato: nell'estate del 2007 il team viola non andò oltre lo 0-0 contro i Greci del Larissa, ma poche settimane dopo iniziò ad inanellare una lunga serie di prestazioni positive in Coppa UEFA, tanto da arrivare ad un passo dalla finalissima della seconda competizione continentale. Ma, soprattutto, come ha fatto notare il nostro Tommaso Loreto, quella vista ieri era una squadra "virtuale". Sono molte, infatti, le possibilità di non vedere in campo ai nastri di partenza del calcio che conta Alberto Gilardino e Riccardo Montolivo.

Abbiamo sempre sostenuto che la partenza di alcuni grossi calibri sarebbe accettabile qualora essi venissero sostituiti non per forza da giocatori di uguale valore ma almeno funzionali ad un certo modello di gioco. Ed il famoso "rombo" di cui parlò Sinisa Mihajlovic a Cortina potrebbe essere il modulo giusto per sfruttare le caratteristiche di chi, almeno per ora, non pare inserito nella lista dei partenti, ovvero Stevan Jovetic.

Per costruire questo 4-3-1-2, o meglio 4-1-2-1-2, mancano però ancora due pedine fondamentali, ovvero un centrocampista in grado sia di spezzare l'azione degli avversari che di far ripartire quella viola ed un trequartista dalle caratteristiche non troppo offensive. A dar retta a certi rumours, questi due nuovi innesti sarebbero dovuti già essere arrivati da un pezzo, e invece siamo a leggere notizie che vorrebbero Alberto Aquilani nel mirino addirittura del Chelsea. Certo che se tutte le maggiori testate sportive nazionali parlano di uno scambio Felipe-Kharja in dirittura di arrivo vuol dire che qualcosa di vero c'è. E se ricominciano a fioccare i nomi di giocatori come Arouca, Nocerino e Bacinovic vuol dire che almeno l'idea di acquistare un elemento con determinate caratteristiche non è stata abbandonata.

La cautela nel calcio, e nel mercato in particolare, è d'obbligo. Perché "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare", o, come dice Pantaleo Corvino, c'è una bella differenza. La speranza, tuttavia, di vedere nell'amichevole in programma tra 11 giorni a Reggello, se non addirittura in quella pre-ferragostana contro la Fortis, qualcosa di veramente nuovo inizia a crescere.