RITIRO IN ARCHIVIO, SETTEMBRE È IL MESE CLOU
Con l'amichevole in famiglia, stasera finisce la prima settimana di preparazione della Fiorentina. Un ritiro ovviamente anomalo, come per molti altri club, visto che la Fiorentina è stata tra quelli che hanno rinunciato al classico ritiro fuori sede. Invece allenamenti tra centro sportivo e stadio Franchi (spesso accompagnati in autobus anche nel breve tratto campini-franchi, per evitare l'affetto dei tifosi, ma solo per ovvi motivi di sicurezza e protocolli in tempo di Covid, ben inteso) con unica parvenza di ritiro vero e proprio dato dal soggiorno in hotel. Almeno fino ad oggi perché dalla prossima settimana i giocatori torneranno a dormire nelle proprie case, sulla falsariga di quello che accadeva durante l'ultima parte della stagione scorsa. Anche perché con tutti i giocatori impegnati nelle rispettive nazionali il gruppo si assottiglierà non di poco.
E con settembre la Fiorentina prenderà forma con una preparazione più mirata, dopo i test della prima settimana, e con lo sviluppo di un sistema di gioco per avvicinarsi al campionato. Per ora la data è fissata al 19 ma chissà che non slitti, di certo c'è che il 2 verrà stilato il calendario. Passando alle questioni extra campo, settembre sarà un mese decisivo anche per il mercato che il 1° prenderà il via ufficialmente a Rimini. La Fiorentina è alla finestra per vedere quale delle occasioni andrà in porto (ad esempio, se per Milik e Dzeko non dovesse chiudersi il cerchio delineato al momento) e quale viola andrà rimpiazzato (Chiesa va via sì o no? La Nazionale può dare un ulteriore input alle pretendenti). E infine, Commisso riuscirà a venire a Firenze? Perché dopo tanti mesi inizia a sentirsene la mancanza, soprattutto alla luce del fatto che alcuni nodi può scioglierli solo il presidente. Compresi quelli su centro sportivo e stadio. Per il primo ci sarà una nuova conferenza di servizi per dare il via libera ai lavori, per lo stadio si attende di capire se e quali emendamenti possono far lavorare sul Franchi.