RIMESCOLARE LE CARTE

05.11.2019 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
RIMESCOLARE LE CARTE

Come prevedibile sul pareggio di domenica con il Parma si sprecano le interpretazioni. Le chiavi positive come i giovani, il carattere di un gruppo che ha nuovamente ripreso gli avversari dopo l’iniziale svantaggio e una classifica tutto sommato interessante si accavallano alle problematiche emerse negli ultimi 90 minuti, con il dibattito sul reparto offensivo costantemente aperto. Da una parte le scelte del tecnico, dall’altra la convinzione crescente che là davanti qualcosa possa essere migliorato. Quasi che la questione fosse più legata agli interpreti che non al modulo (fermo restando che con il 3-5-2 questa Fiorentina continua a trovarsi meglio in campo) al solito Firenze si divide sui pro e contro. 

Di sicuro, rileggendo questa prima parte di campionato, le cose non sono poi andate così male quando la Fiorentina si è affidata al centravanti vecchio stile. E’ vero che Vlahovic deve ancora trovare il suo primo gol in Serie A, ma se in Coppa Italia aveva confermato la facilità al momento del tiro negli spezzoni giocati ha regolarmente regalato ossigeno al resto della squadra, consentendole finali di partite spesso e volentieri di spessore agonistico. Tutto sommato così andò nel corso della gara giocata, da titolare, con il Napoli o anche solo nell’ultima vittoria di Reggio Emilia contro il Sassuolo, per non parlare di quanto avvenuto con il Parma. E' vero che il gol pesante l'ha nuovamente segnato un centrocampista come Castrovilli, ma è altrettanto vero che ancora una volta l'ingresso del serbo ha cambiato gli equilibri. 

Se da un lato la voglia di Montella di proteggere il ragazzo da giudizi frettolosi come quelli offerti dal mondo del calcio spinge Vlahovic nelle retrovie delle scelte, oggi il bisogno della Fiorentina di ritrovare cattiveria in zona gol passa soprattutto dallo stato fisico e mentale dei suoi attaccanti. Che saranno pure giovani, Boateng escluso, o di fatto esordienti in Italia come nel caso di Pedro, ma che adesso scalpitano per mettersi in mostra in un’architettura di Fiorentina che Montella e la società stanno cominciando a costruire. Che sia arrivato il momento delle punte? Il dibattito resta aperto, in attesa del rientro di Ribery dopo la sosta, ma è chiaro che in attacco la squadra viola ha assoluto bisogno di rimescolare le carte a disposizione.