QUANDO TUTTO PUO' ACCADERE
Poche, pochissime certezze quando è appena cominciata l'ultima settimana di trattative. Non si è ancora spento il rammarico per l'esito della gara di San Siro che il mercato incombe, e i giorni in arrivo raccontano di scenari come sempre imprevedibili. Su tutte le questioni è inevitabile che sia sempre e comunque il destino di Chiesa il più discriminante, in un senso o nell'altro, perchè il suo avvio di stagione riporta decisamente in quota la sua importanza nello scacchiere di Iachini.
Eppure a giudicare dalle sensazioni diffuse, nonchè dai toni scelti da Commisso, l'affondo della Juventus si avvicina al pari della chiusura degli affari. Sarà probabilmente a ridosso del fischio finale che arriverà l'offerta dei bianconeri, certamente prima è necessaria la cessione di Douglas Costa, ma intanto il fatto che possa concretizzarsi un affare ipotizzato da oltre un anno è un fattore d'imprevidibilità. Starà alla Fiorentina, in altri termini, farsi trovare pronta nel momento in cui dovesse avvenire la sostituzione.
Le idee non mancano, alcune conosciute altre meno, e portano a diverse prospettive, anche tattiche, fosse solo per il tipo di giocatore che arriverebbe. Se De Paul, o Deulofeu o ancora l'ultima idea Callejon, non cambierebbero gli equilibri dell'attacco in termini di ruoli l'arrivo di una prima punta sarebbe destinato a scombussolare anche le gerarchie offensive. Almeno quelle centrali Con Cutrone che ha mercato, ma anche con Vlahovic che certamente non vive un momento facile.
Intrecci che non dovrebbero riguardare Milenkovic sul quale i viola non sembrano disposti a trattare, ma che non escludono Ceccherini in uscita con Quarta, Fazio, o Lyanco, nel mirino in entrata, oltre al tassello di sinistra da affiancare a Biraghi. Comunque la si metta, e comunque si osservino le prospettive del mercato forse l'unico aspetto prevedibile è che ancora tutto può accadere.