PROTAGONISTI
E' un ritorno fatto di emozioni, quello che attende sabato sera Stefano Pioli, e anche se il valore della posta in palio è alto sia per la Fiorentina che per il Milan la prima da avversario al Franchi per l'ex tecnico viola sarà particolare. Storia nota la fine dell'avventura di Pioli sulla panchina della Fiorentina, una sorta di ultimo sgarbo da parte di una proprietà che di lì a poco se ne sarebbe andata, meno chiaro come sia riuscito il carattere mite dell'allenatore a scatenare le ire di una società che nei suoi confronti ha usato termini particolarmente duri tanto da tirarne in ballo la serietà professionale.
Certo è che Pioli ha saputo gestire bene il periodo di ombra arrivato dopo le dimissioni a Firenze, ritrovando l'opportunità di tornare in corsa subito dopo i tentennamenti di Spalletti che il Milan aveva individuato come sostituto di Giampaolo. Non una prima scelta, almeno questo le valutazioni di Boban e Maldini raccontano, ma pur sempre un candidato che ha saputo confermare quelle capacità di "normalizzatore" che al Milan servivano. Nove vittorie, sei pareggi e cinque sconfitte lo score dal suo arrivo a San Siro, certamente aiutate dall'arrivo di Ibrahimovic, ma evidentemente anche sostenute dalla gestione del tecnico capace di valorizzare come nessun altro il talento dell'ex viola Rebic.
Di fronte a lui, in una serata che vivrà in modo speciale, un altro tecnico arrivato in corsa, un altro allenatore come Iachini che ha dovuto resettare il lavoro di chi invece Pioli l'aveva a sua volta sostituito: Vincenzo Montella. Se sono già 20 le gare dirette da Pioli in casa rossonera, Iachini è un po' più indietro con 9 gare, ma le sole tre sconfitte oltre i 2 pareggi e le quattro vittorie confermano un buon approccio che ha consentito alla Fiorentina di riprendere distanza dalla zona bassissima della classifica e tornare a respirare. Sabato il confronto che in pochi avrebbero pronosticato ma che tutti e due vorranno portare dalla propria parte. Una serata di emozioni forti, con la sensazione che entrambi i tecnici si siano ampiamente meritati l'opportunità di viverla da protagonisti.