MAXIESODO
Con la testa ai report medici e alle condizioni dei giocatori viola, non bisogna sottovalutare il roboante dato dei tifosi gigliati che sabato si recheranno all'Olimpico. Al termine di una stagione che ha visto al Franchi in media oltre 31.000 spettatori ogni domenica (incremento record se solo pensiamo a due anni fa), i tifosi viola se ne infischiano di una Fiorentina che va a giocarsi la partita dell'anno senza Cuadrado e, probabilmente, Rossi e Gomez, i tre giocatori più forti della squadra. Roba che nemmeno negli incubi peggiori notturni di un'estate passata sotto l'ombrellone a sognare una Fiorentina, quella dei titolari, che mai abbiamo visto. Figurarsi poi se a poche ore dalla finale finiscono in dubbio anche Neto, Gonzalo Rodriguez e Borja Valero, la colonna portante della squadra.
Incuranti di tutto, saranno circa 26.000 i tifosi viola che da Firenze e da ogni parte del mondo riempiranno l'Olimpico, pronti a una coreografia da sogno (e ancora tutta da svelare). Un esodo senza precedenti nella storia recente viola. I numeri parlano di 165 pullman, di cui molti in partenza da Firenze, ma anche di tanti provenienti dalla Toscana e dal resto d'Italia, dal Piemonte alla Sicilia (da 16 regioni: tutte tranne Valle d'Aosta, Molise, Basilicata e Calabria). E dall'estero arriveranno all'Olimpico i Viola Club di Bruxelles, Malta, Katmandu, Londra, New York e Locarno. In molti poi saranno i tifosi che raggiungeranno la Capitale con mezzi propri. Per tutti coloro che hanno comprato il biglietto nelle prime due "fasi" di vendita, ricordiamo che è indispensabile portare con sé ed esibire la Tessera del Tifoso.
La Fiorentina partirà oggi per Roma, dove venerdì mattina sarà ricevuta in udienza dal Papa e poi svolgerà l'allenamento di rifinitura. Dunque già oggi, con la lista dei convocati di Montella, potrebbe essere il giorno decisivo per conoscere la situazione degli infortunati. Sabato ci attende una bellissima giornata di sport (e che sia solo di sport). Un Olimpico esaurito e diviso fra due tifoserie che sognano la Coppa. Quella che fino alle semifinali snobbano tutti e che adesso vale una stagione.