LO STADIO DELLA DISCORDIA

19.12.2019 20:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
LO STADIO DELLA DISCORDIA

Tra brindisi e auguri la questione del nuovo stadio scalda il Natale con un botta e riposta (via radio Bruno) tra Rocco Commisso e un Dario Nardella sull'orlo di una crisi di nervi, che se la prende anche con "i professoroni" che pontificano sul restyling del Franchi e fa un fioretto per non parlare più dell'ipotesi stadio a Campi Bisenzio. La miccia l'ha certo accesa il presidente ieri da New York quando ha ribadito che tempi per lo spostamento del mercato e prezzo dell'area Merafir non ci sono ancora ("non pensavo ci volessero 4-5 mesi" ha detto) e che a Campi sa già il prezzo approssimativo per i 38 ettari di terreno dove sorgerebbe il nuovo stadio. Per lui il prezzo giusto sarebbe quello in linea con quanto pagato a Bagno a Ripoli, ossia 400mila euro ad ettaro che moltiplicati per 14.2 ettari sui quali sorgerebbe lo stadio alla Mercafir porterebbero insomma a spendere una cifra intorno a 6 milioni. Ma, in attesa dell'esito della perizia affidata allo studio Praxi e previsto entro dicembre, gli spifferi portano a cifre molto più alte (addirittura oltre 20 milioni) anche perché le due aree non sono paragonabili e forse sono arrivati anche a Commisso, che non vuole dunque farsi prendere per la gola con una cifra esosa su un'area senza alternative. Visto che anche la città a suo parere dovrebbe volere lo stadio e dunque agevolare un imprenditore che vuole farlo, ieri Commisso si è lamentato proprio del fatto che l'amministrazione non gli ha dato altre opzioni oltre al Franchi e l'area Mercafir, tutte e due con problematiche. Commisso è dunque pronto a considerare tutta l'area metropolitana confermando Campi Bisenzio come un'opzione concreta e aperta.

I colloqui tra la dirigenza viola e il sindaco Emiliano Fossi (oltre che con la famiglia Casini proprietaria dei terreni) d'altronde proseguono ormai da tempo facendo saltare i nervi a Nardella che, stasera, si è tappato la bocca sull'argomento "per non essere attaccato ho fatto un fioretto" anche perché sostiene che l'unica area dove c'è già una variante urbanistica apposita per lo stadio è la Mercafir. Il sindaco come detto ha poi sbottato contro "i professoroni" del restyling del Franchi che, problema curve a parte, non sarebbe comunque uno stadio privato ma pubblico, non in linea dunque con i modelli di stadi europei. "Vogliamo uno stadio di proprietà o no?" ha alzato i toni. La questione però si complica e in giornata erano comunque intervenuti sull'argomento sia la Lega (che appoggiava comunque il restyling) ad esortare Nardella: "dia subito risposte concrete e soluzioni realizzabili che impediscano la realizzazione del nuovo stadio fuori dal comune di Firenze". Ipotesi avvalorata dallo stesso sindaco Fossi: "A Campi ci sono tempistiche che permetterebbero di fare tutto veloce perché l'area individuata non ha bisogno di interventi perché già sgombera e ACF ha già parlato con i proprietari dei terreni. Certo serviranno interventi migliorativi in quella zona ma non è una landa desolata come dice Nardella. Con la Fiorentina ormai da mesi c'è un canale di comunicazione aperto". Insomma a Natale lo stadio fa scintille, in attesa dei botti di Capodanno.