LEADERSHIP
Luci e ombre nell’amichevole di ieri, la seconda da quando la Fiorentina è giunta a Moena, e d’altronde basta il tabellino a raccontare le differenze notate tra prima e seconda frazione di gioco. Se i primi 45 minuti hanno messo in mostra una Fiorentina meno brillante rispetto alle aspettative è stato nella ripresa che probabilmente Italiano ha visto le migliori trame, tanto più con un Vlahovic che si è scatenato sotto porta.
Chiaro che il valore degli avversari (anche oggi) ha influito soprattutto nel trovare la via del gol nel secondo tempo quando gli spazi si sono anche allargati, altrettanto che Vlahovic abbia nuovamente dimostrato tutta la sua leadership. Nella prima uscita contro i tedeschi dell’Ostermunchen il numero 9 era rimasto a secco, ieri si è completamente rifatto, con gli interessi, tanto che lo stesso Italiano ne ha sottolineato approccio e atteggiamento.
Nelle settimane in cui il suo nome continua a rimbalzare anche nelle cronache di mercato la questione rinnovo resta lo sfondo di una preparazione che Dusan ha già dato dimostrazione di voler affrontare con la massima cattiveria (agonistica) possibile. Conferma di una crescita mentale andata di pari passo con quella fisica, ma anche della volontà ferrea di riuscire a confermarsi dopo l’exploit da 21 gol dell’anno scorso.