LA PRIMA DOPO LE BIG: È UNA VIOLA SENZA MEZZE MISURE MA SULLA STRADA GIUSTA

29.10.2021 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
LA PRIMA DOPO LE BIG: È UNA VIOLA SENZA MEZZE MISURE MA SULLA STRADA GIUSTA

Comunque la si voglia vedere, la sensazione che emerge forte e chiara dopo le prime dieci giornate di campionato è che la strada intrapresa dalla Fiorentina in questa stagione sia davvero quella giusta. Nonostante il ko di Roma, che ha lasciato tanto amaro in bocca in casa viola in virtù della prestazione (l’ennesima) incoraggiante sul piano del gioco e dell’atteggiamento al cospetto di una big, il dato di fatto certifica che la squadra di Italiano ha imboccato un percorso lontano anni luce da quello delle ultime deludenti stagioni. Un piano di crescita che è solo all’inizio ma che sta già dando i primi frutti, pur con una rosa limitata in alcuni ruoli chiave.

Cinque vittorie e cinque sconfitte nelle prime dieci giornate, oltre a confermare che la Fiorentina sia una squadra senza mezze misure (un po' come lo era quella di Sousa, che nel 2015/16 colse il primo pari solo alla 13a giornata), sono anche la riprova che quella viola è una formazione che gioca sempre per vincere e che non si accontenta mai. L’idea di scendere in campo per il pareggio - convinzione tristemente diffusa negli anni passati, anche per blindare una classifica ogni domenica pericolante - è un concetto che non appartiene più a Biraghi e compagni, che oltretutto hanno avuto lo svantaggio di dover affrontare cinque delle sette big nei primi dieci turni.

L’ottavo posto attuale - posizione che è grosso modo in linea con le aspettative di inizio stagione, tifosi compresi - racconta del resto che la Fiorentina è oggi la prima squadra dietro le “grandi” (anche se la Juventus è a pari punti coi viola) e che, con una seconda parte di calendario più agevole e un mercato alle porte che verosimilmente porterà in dote più di un rinforzo, le possibilità per fare bene e addirittura migliorare ci sono tutte. Il salto di qualità e di mentalità (ovvero l’aspetto più importante al quale mirava la società quando in estate ha deciso di varare il corso Italiano) è stato in ogni caso fatto ed è questo quello che più conta.