LA MALEDIZIONE DEGLI 11 METRI: VIOLA 2° SEGNANDO OGNI RIGORE

29.05.2015 16:30 di  Giacomo Iacobellis  Twitter:    vedi letture
LA MALEDIZIONE DEGLI 11 METRI: VIOLA 2° SEGNANDO OGNI RIGORE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Juventus 86, Roma 70, Lazio 66, Napoli 63, Fiorentina 61, Genoa 59, Sampdoria 55, Inter 52: questa la classifica della Serie A a una giornata dal termine, analizzando solamente la zona europea. Viola dunque quinti, ma con ancora la possibilità di centrare il quarto posto o di chiudere al sesto. Tutto dipenderà infatti dal risultato della sfida casalinga di domenica (ore 20:45) contro il Chievo Verona, ma anche dai contemporanei Napoli-Lazio al “San Paolo” e Sassuolo-Genoa al “Mapei”. Si tratterà in ogni caso di un piazzamento soddisfacente per i gigliati, che hanno già l'Europa League (senza preliminari) in tasca, visto che il Grifone non ha ottenuto la licenza Uefa, ma, allo stesso tempo, in viale Manfredo Fanti resterà un immenso rammarico legato ai calci di rigore. 7 quelli concessi alla Fiorentina in questo campionato, solamente 2 quelli trasformati (da Gonzalo in Juventus-Fiorentina e Ilicic in Fiorentina-Cesena): un record storico che ha privato Borja e compagni di almeno 10 punti, gli stessi che adesso consentirebbero loro di precedere di una lunghezza la Roma seconda in classifica. Con un gioco "retroattivo", Firenzeviola.it ha provato infatti a ricostruire il cammino stagionale dei viola cambiando l'esito di quei 5 sventurati penalty.

Il trend negativo inizia domenica 2 novembre a “Marassi” contro la Sampdoria, quando i viola, sotto per 0-1 (rete di Palombo su rigore) hanno una grossa occasione per ripristinari il pari al 32'. Dal dischetto Gonzalo Rodríguez si lascia però ipnotizzare da Romero, errore che peserà come un macigno sul morale degli uomini di Montella, a segno con Savic, ma puniti oltremodo da Rizzo ed Eder. Impossibile fare calcoli in maniera precisa, ma crediamo che l'eventuale 1-1 firmato Gonzalo avrebbe potuto consegnare alla Fiorentina almeno un punto. +1

Il secondo episodio arriva a Parma il giorno della “Befana”, martedì 6 gennaio. Stavolta è Mario Gomez a presentarsi dagli undici metri al 34' coi viola in svantaggio per 0-1 da una ventina di minuti a causa del gol di Costa. Parata di Mirante e arrivederci ai tre punti in una partita davvero maledetta, in pieno caso “Neto”, che la Fiorentina avrebbe potuto certamente indirizzare su binari differenti. Considerando il livello dell'avversario e il gran numero di occasioni costruite dai gigliati nella ripresa, al “Tardini” il panzer avrebbe potuto dare il via a una rimonta vincente. +3

La Fiorentina può recriminare anche per gli errori dal dischetto di Babacar e Diamanti, arrivati al “Franchi” rispettivamente contro Torino (domenica 22 febbraio) e Hellas Verona (lunedì 20 aprile). Due rigori calciati malissimo, gol dell'1-0 mancato e finale amaro. Se contro i granata la vittoria sfumò ingenuamente all'87' (gol di Vives) dopo il tanto cercato vantaggio siglato appena due minuti prima da Salah (beffardo 1-1 il risultato finale), la gara con l'Hellas non regalò ai viola neanche un misero punto (si ricordi infatti la rete-vittoria di Obbadi al 90'). Sia contro il Torino che con i veronesi il dominio della Fiorentina fu però netto, per questo le assegniamo un +2 e un +3 punti alla nostra speciale classifica.

Merita un discorso a sé invece la partita con la Juventus dello scorso 29 aprile, nella quale i gigliati, una volta trovato il gol dell'1-0 con Gonzalo proprio su rigore al 33', incassano il pari di Llorente tre minuti più tardi e l'1-2 di Tevez al 45'. Partita compromessa? Ancora no, perché al 67' la Fiorentina beneficia di un secondo rigore allo “Juventus Stadium”, che non riesce però a cambiare il verdetto del match. Sesto errore (secondo di Gonzalo su tre rigori calciati in stagione) e 3-2 finale per i bianconeri dopo le reti di Tevez al 70' e Ilicic al 90'. Tuttavia, la prova dei gigliati, reduci dall'umiliante 1-3 interno subito dal Cagliari, destò senza dubbio un'impressione positiva e, se l'argentino avesse insaccato il 2-2, pensiamo che il pareggio sarebbe stato accessibile, oltre che meritato. +1