IL FANTASMA BLUCERCHIATO

27.02.2012 10:40 di  Marco Conterio   vedi letture
IL FANTASMA BLUCERCHIATO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Alzi la mano chi, almeno per una volta, non l'ha pensato in questi giorni, con scongiuri annessi e connessi. "Anche la Sampdoria la scorsa stagione...". Uno spettro preso da molti come esempio, più o meno in tutto lo Stivale, anche se il caso è ben differente. Il crollo prima, il tracollo poi. Un fantasma che aleggia sulle spalle dei pericolanti, dimensione che la Fiorentina non ha sinora, e per fortuna, raggiunto. Chiaro: sulle rive dell'Arno l'auspicio e l'augurio è che il pensiero sia un treno di passaggio, senza fermate. Però la classifica è tutt'altro che generosa e serena. Niente drammi, ma meglio guardarsi alle spalle, tanto per non peccare di superbia e riconoscere che sarà davvero un finale di stagione di passione. Concretezza ed umiltà: ecco come uscire da questa situazione.

Che non è disperata, chiaro, ma prevenire è sempre meglio che curare. Il problema è la medicina, che in questo caso sono solo e soltanto le motivazioni. E trovarle, nel buio pesto delle ultime prestazioni della Fiorentina, non è impresa facile. Lo sguardo triste di Stevan Jovetic è una fotografia preoccupante del momento viola. Abbattuto, sconsolato. Disarmante, vederlo così, il talento viola. Parlare d'errori a posteriori, adesso, sembrerebbe quasi sparare sulla croce viola. Che ora è bella grossa ed ha impresse scritte cubitali come 'comunicazione, mercato, gestione dei casi spinosi, rinnovi' e via discorrendo e discutendo.

Calcare la mano su questo, però, sarebbe oggi dar la zappa sui piedi ad un progetto già monco e claudicante. Serve la scintilla, il problema è trovare i fiammiferi. E non serviranno solo le idee di Rossi, non serviranno solo i tuoni della dirigenza, non servirà solo la giocata di un singolo. Servirà Firenze, servirà la Fiorentina. Unità e compattezza. I Della Valle la chiedono da tempo, quando forse è da lì che parte il primo anello di disconnessione per far quel che è giusto per un domani roseo. Ma per i 'j'accusé' c'è tempo. Ora è quello giusto e buono per rialzare la testa, prima che sia troppo tardi. Ok, mancano 12 punti, che non sono certo un'infinità. Ma tra il dire ed il farli, c'è di mezzo la salvezza. Che oramai è l'unico grigio obiettivo in una stagione da dimenticare. Presto. Prima che il fantasma blucerchiato aleggi su Firenze. Ed alzi la mano chi, con tutti gli scongiuri del caso, non ci ha pensato almeno per un istante.