IL COMMENTO TECNICO: NON BUTTIAMO VIA LE OCCASIONI. SUBITO I RINFORZI PER SOUSA

18.01.2016 00:30 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
IL COMMENTO TECNICO: NON BUTTIAMO VIA LE OCCASIONI. SUBITO I RINFORZI PER SOUSA
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© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Per la seconda volta la Fiorentina di Sousa perde due partite di fila e anche questo piccolo dato statistico la dice lunga e serve per riflettere su un momento indubbiamente difficile. La sconfitta con la Lazio prima, poi quella di ieri sera con il Milan, stanno mettendo in evidenza tutti i limiti di una squadra che per l’intero girone di andata ha fatto cose straordinarie, al di sopra delle sue possibilità e qualità, e adesso d’improvviso sembra essersi smarrita. Ridimensionata.

Che succede? E’ solo un momento? Oppure è finita la carica di Paulo Sousa?

Ci rifiutiamo di credere che quella squadra che aveva incantato il campionato per la sua qualità di gioco sia improvvisamente finita. Crediamo piuttosto che durante il campionato tutte le squadre accusino dei momenti di crisi e la Fiorentina ci sembra nel bel mezzo di una piccola-grande involuzione tecnica e tattica.

Dalle crisi si può uscire, basta capire in fretta cosa sta succedendo e adottare immediatamente i rimedi.

E’ questo che chiediamo alla società e all’allenatore. La società deve intervenire sul mercato con decisione, basta indugi, basta calcoli per risparmiare qualche centinaia di migliaia di euro, i giocatori necessari vanno acquistati in fretta e se non sono disponibili quelli prescelti è il momento di cambiare obiettivo. Anzi, è tardi.

L’allenatore per evitare di ricadere negli stessi errori di Montella deve dimostrare maggior coraggio, e se necessario deve saper intervenire anche per cambiare modo di giocare.

Cosa è mutato nella Fiorentina nel giro di poche settimane è abbastanza evidente. Il palleggio è diventato prevedibile perché un conto è giocare e scambiare la palla ad alto ritmo ed in velocità come facevano i viola fino a un mese fa, un altro fare un possesso lento, con poco movimento senza palla, quasi senza pressing.

Ieri sera con il Milan per volume di gioco e possesso palla la Fiorentina avrebbe meritato il pareggio, ma come succedeva alla squadra di Montella, sono bastate due azioni dei rossoneri, una in avvio di gara, l’altra nel finale, per perdere la partita vittima di errori individuali e ripartenze.

La difesa poco protetta dal pressing dei centrocampisti e degli attaccanti, ha dimostrato i limiti tecnici di almeno due (Roncaglia e Tomovic) dei suoi componenti. L’assenza di Gonzalo è stata letale.

Come si è visto il grande vuoto lasciato da Badelj in mezzo al campo. Il croato è stato rimpiazzato a sorpresa da Suarez che ha fatto meglio rispetto ad altre gare, ma è troppo lento e scolastico.

L’assenza di alcuni elementi chiave (Gonzalo e Badelj), la  ritrovata normalità di alcuni giocatori che sembravano dei fuoriclasse fino a qualche settimana fa (Kalinic, Ilicic, Alonso), ha riportato la Fiorentina sulla terra.

Ma non è il momento dei drammi e ancora meno della resa. Questa squadra può ancora stupire perché non si disimpara a giocare, perché i periodi di scarsa vena capitano a tutti, perché la classifica in chiave Champions è sempre abbordabile.

Che fare? Intanto serve lucidità e serenità. Le polemiche non servono. Il lavoro fatto resta e la positività pure. Il campionato è ancora straordinario e può tornare ad esserlo.

L’allenatore deve avere coraggio e l’abbiamo detto. Ci piaceva di più la sua imprevedibilità di inizio stagione. Dovrebbe aver capito che in Italia gli allenatori sono tutti bravi, ora sanno come gioca la Fiorentina e dopo aver presentato la squadra scontata con la Lazio si è ripetuto con il Milan.

Molti giocatori non stanno benissimo, altri sono assenti, Sousa doveva trovare delle soluzioni. Perché non passare al 3-5-2 che garantisce equilibrio nei momenti difficili?

Un centrocampo con Suarez vertice basso, Vecino e Borja interni avrebbe di sicuro protetto di più una difesa senza il suo leader. Sulla destra Gilberto (fatto giocare in inizio stagione) forse poteva garantire spinta e corsa. E davanti perché no Bernardeschi con Kalinic?

Insomma, ci aspettiamo di più da tutti e ci aspettiamo soprattutto che si risolvano in fretta i nodi di mercato.

Il caso Rossi turba. Chi spinge perché giochi dovrebbe aver visto anche ieri sera che il ragazzo non  è pronto e ci dispiace. Questa è indubbiamente una turbativa per l’allenatore e il gruppo. Come turbativa è Suarez, un corpo quasi estraneo e forse con lui valeva la pena provare qualche modulo alternativo per sfruttarlo di più. Voglio vedere chi giocherà domenica con il Toro visto che sarà squalificato Vecino.

Anche per questo, per cercare di sfruttare fino in fondo le opportunità di un campionato apertissimo, sarebbe stato auspicabile un maggior decisionismo sul mercato. E’ un mese che c’è l’accordo per Tino Costa, le questioni burocratiche andavano affrontate con maggior decisione.

Per non parlare di Lisandro Lopez. Capisco che il giocatore è forte e può essere un affare, ma è dal primo di settembre che dicono e diciamo della necessità di avere un difensore forte in più. La prestazione imbarazzante di Tomovic e Roncaglia (ennesima) speriamo faccia accelerare le operazioni.

Siamo convinti che Tello sia un ottimo giocatore, ma anche qui ci sono troppe complicazioni. Speriamo si risolvano oggi. Un acquisto normale mai?

Con questo la bontà del lavoro fatto dalla società e del tecnico è sotto gli occhi di tutti. Il quarto posto a due punti dall’Inter che ha un  budget nettamente superiore è comunque un risultato per ora ampiamente positivo. Quello che dispiace non aver capito in fretta che questa squadra stava tirando troppo la corda e i rinforzi erano necessari prima possibile.

C’è ancora tempo per rimediare, in un campionato tutti hanno problemi, la Fiorentina ce l’ha ora. Aspettiamo una rapida ripartenza e ricordiamo quello  che scrivemmo qualche mese fa: il terzo posto lo avremmo firmato allora, quando le cose andavano benissimo, a maggior ragione bisogna tener duro oggi. Quell’obiettivo è ancora possibile