FURORE VINCENTE, QUALCHE RIMPIANTO MA LUI NON HA COLPE

13.11.2023 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
FURORE VINCENTE, QUALCHE RIMPIANTO MA LUI NON HA COLPE

Io vorrei sapere cosa è passato per la testolina ultra capelluta di Zirkzee di fare la mitraglia dopo il gol del pareggio del Bologna al Franchi! È un oltraggio a Batistuta e alla nostra storia e, anche se dopo ha chiesto scusa, è stato giustamente punito come successe anni fa a Tevez. Quindi, cari calciatori, provate con altre esultanze, specialmente in casa nostra. Ad esultare però sono alla fine i viola che sono tornati alla vittoria in campionato dopo tre sconfitte che, guardando l’attuale classifica, apre già il capitolo dei rimpianti. Ieri ci hanno aiutato a risalire la china una serie di risultati favorevoli e la vittoria dell’Empoli a Napoli ci ha messo i partenopei ad un solo punto di distacco. È bello vedere come da una settimana all’altra, vincendo, si possono scalare posizioni ma fa anche vedere come, con una rosa più forte, forse ‘sta volta qualche bella soddisfazione ce la toglievamo.

La partita contro il Bologna rivestiva connotati che portavano ad avere qualche preoccupazione, basti pensare che i felsinei ci erano avanti in classifica, e in questi giorni si era molto parlato di quanto di buono avessero fatto la società e la squadra di Motta. C’è stata poi la simpatica polemica di Orsolini e il suo voler sminuire la Fiorentina non considerandola un team al quale ambire per crescere, ma è servita solo a fargli prendere qualche fischio. Non credo che abbia torto del tutto, gli ultimi anni non hanno certo visto la Viola nell’olimpo del calcio ma, fatto sta, siamo sempre stati (salvo un recente campionato) sopra ai rossoblù in classifica e, solo lo scorso anno, ci siamo giocati due finali fra Coppa Italia e Conference. Credo inoltre che Orsolini sia un buon giocatore, ma ieri sera è stato battuto dal furore (è il termine usato dal Mister) dei nostri ragazzi che si sono dannati l’anima per ritrovare la vittoria.

È stata una partita contrassegnata dal caos arbitrale, decisioni discutibili, ansia da Var che vedeva fiorire rigori che dagli spalti nemmeno avevamo immaginato e qualche nervosismo ce lo ha procurato. Abbiamo cominciato con un bellissimo gol di Bonaventura e vi confesso che ho esultato molto perché Jack è un mio beniamino e mi viene il magone solo a guardare la carta d’identità perché sono conscia che non possa giocare sempre e bene. Ma quando lo fa, come nel momento in cui con una gran giocata si è liberato di due avversari in mezzo al campo, ci spelliamo le mani per gli applausi. Italiano stesso ha sottolineato come siano fondamentali Bonaventura e Gonzalez, come il loro contributo faccia da motore per la squadra e penso che sia elementare perché sono i calciatori di maggiore caratura tecnica della rosa.

Purtroppo non possiamo applaudire proprio a tutti perché come è problematica la situazione in difesa dove ieri Parisi non è stato al top, dove Quarta ha fatto qualche svarione di troppo e il migliore è stato Terracciano, si apre una voragine sul tema centravanti. Nzola è stato sostituito alla fine del primo tempo dove, unica nota da rilevare è stata la sua sponda per il gol del vantaggio gigliato, troppo poco. L’argomento dell’attacco è scottante e purtroppo non trova soluzione da tempo e quest’anno ci siamo ritrovati alle solite: Nzola non rende o rende quello che può, non ha fatto quel salto di qualità che ci aspettavamo, si sente gli occhi e la pressione addosso e non sa gestirla e Beltran, costato 25 milioni, gioca poco e forse non è adatto al gioco del tecnico viola. L’argentino al momento è infortunato e l’angolano non decolla quindi ieri pomeriggio ha giocato, nei secondi 45 minuti, Kouame davanti e sicuramente qualcosa di più ha reso, così come l’ingresso di Ikonè che si è procurato il rigore del 2-1.

La cosa che mi rattrista è che come tifosa avevo riposto la mia fiducia in questo ragazzone col numero 18 sulle spalle ma non gli attribuisco colpe, questo è, mentre trovo sconcertante che la fiducia ce l'abbiano riposta chi lo aveva allenato e la società che ha deciso di investire su di lui. I limiti sono palesi ma mi auguro che il miracolo Italiano sia ancora possibile.

La Signora in viola