FIORENTINA, Vox populi, vox Dei

22.10.2011 21:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
FIORENTINA, Vox populi, vox Dei
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Il rosso di Giannoccaro, paradossalmente, è diventato il verde dei semafori dei fischi. Fino a quel momento, del resto, il popolo viola si era mediamente contenuto. Senza subissare più di tanto la squadra della delusione per il pareggio che andava maturando. Ma nel momento in cui Sinisa ha preso la via degli spogliatoi, la Fiesole, ha detto la sua. Di nuovo. E il messaggio è apparso fin da subito chiaro, lampante. E, almeno per quanto ci concerne, persino condivisible.

Perchè ancora una volta i viola restano al palo. Nonostante le giocate dei singoli (Jovetic su tutti nella gara contro il Catania) e soprattutto per un impianto di gioco fondamentalmente inesistente. Undici giocatori che sembrano non sapere come muoversi, questo è la Fiorentina di oggi, seppure Mihajlovic ne abbia preso la guida tecnica ormai più di un anno fa. Tenere il conto delle partite, francamente, comincia ad essere esercizio deprimente. Perchè adesso, sperare in qualcosa, divente sempre più difficile. Tanto più se devi andare a Torino a giocare contro la Juventus. 

Si dirà che talune occasioni per chiudere la partita avrebbero cambiato volto alla serata, ma è ormai sempre più evidente l'assenza di un'identità di squadra e di una manovra che permetta alla squadra di trovare i giusti meccanismi. E seppure Andrea Della Valle, incalzato dalle domande sul tecnico, prosegua la difesa ad oltranza del tenico sembra sempre più avvicinarsi il bisogno di una sferzata. E più passano le partite, più scorrono i punti e più si allontanano le zone europee della classifica, più che s'impone una riflessione sulla guida tecnica. Fosse solo perchè o a Firenze stanno impazzendo tutti, o almeno i tanti che hanno fischiato il tecnico, o qui nessuno si diverte più a veder giocare la Fiorentina. Ed è questa la principale colpa di Mihajlovic