FIORENTINA, Non tutto è da buttare via

26.04.2010 16:00 di  Enrico Mocenni   vedi letture
FIORENTINA, Non tutto è da buttare via
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© foto di Giacomo Morini

Archiviata l' Europa League non ci resta che guardare avanti. Per dirla alla Bukowski "Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media". Va riconosciuto che la Fiorentina di questi ultimi mesi di campionato è ampiamente specchio dei propri numeri. La quindicesima sconfitta in campionato, di cui sette in casa, sono un ruolino di marcia inaccettabile e da qui bisogna necessariamente ripartire.

La Fiorentina che verrà avrà comunque la fortuna di poter contare su alcuni giocatori di sicuro affidamento
. In primis Montolivo, il capitano viola ha dimostrato, gara dopo gara, di poter reggere mentalmente e fisicamente un' intera stagione giocata su tre fronti ed è inoltre dai sui piedi che la prossima Fiorentina conta di ritrovarsi. La difesa, infortuni permettendo, girerà attorno a Gamberini, reduce da una stagione travagliata, ma sempre il centrale di riferimento nella squadra di Prandelli. In attacco sia Jovetic che Gilardino, senza le fatiche di coppa, saranno sicura garanzia di rendimento in fase realizzativa anche per il prossimo anno. Partendo da questi presupposti, di non poco conto, il progetto Fiorentina avrà bisogno di inserimenti di livello nel caso i Vargas, Frey e Mutu di sorta dovessero prendere altre strade.



Se al gruppo dei "fondamentali" si andranno ad aggiungere i vari De Silvestri, Lijajc, Keirrison e Babacar, tutti giovani viola in fase di maturazione e dal futuro luminoso, la Fiorentina 2010/2011 potrebbe riprendere le redini di un progetto giovani diverso dal precedente, ma non meno intrigante. Infine, mettendo in conto le necessità di bilancio, tutto dovrà passare attraverso l'abilità di Corvino nello stanare talenti in giro per il globo, giovani o meno, che siano in grado di dare alla squadra  non solo alternative all'altezza, ma anche giocatori in grado di inserirsi al meglio nel undici titolare. Con queste premesse si aprirebbe un nuovo ciclo a lunga scadenza, ridimensionato in quanto a obiettivi a breve termine, quanto roseo in prospettiva futura. Un progetto di rivitalizzazione, in grado di sanare le ferite di una stagione rivelatasi troppo impegnativa per una rosa,forse, “sopravvalutata” e sicuramente troppo “leggera”, in virtù degli sforzi richiesti per portarla a termine con successo.