DELLA VALLE INTERROGA LA CITTA', IPOTESI CESSIONE
Andrea Della Valle è uscito nuovamente allo scoperto per dire a Firenze che lui e suo fratello sono pronti a tirarsi indietro qualora non risultino più graditi. Non è un'affermazione nuova ma stavolta pare essere più netta e decisa, alla luce delle ultime contestazioni che hanno investito la Fiorentina. Un intervento quello di Della valle che riapre i solti scenari di una possibile vendita della società. Progressivamente si fanno strada con maggior insistenza le voci di un passaggio di mano, anche se per ora offerte congrue non ne sono arrivate.
Le contestazioni per la verità sono rimaste (giustamente) circoscritte a cori e striscioni a San Piero e ai lenzuoli esposti allo stadio, spesso pieni di invettive nei confronti dei proprietari della Fiorentina. Il clima intorno alla squadra non è piaciuto al presidente onorario viola che ha deciso per questo motivo di rinunciare anche alla visita a San Piero. Mossa certamente legittima ma che ha fatto discutere anche perché in fondo le voci di dissenso, seppur rumorose, sembravano abbastanza contenute. Pur essendo il mercato ancora aperto fino alla fine di agosto, le aspettative della tifoseria in merito agli acquisti erano diverse, anche in ricordo degli anni scorsi, quando in un'estate ad esempio arrivarono Gilardino, Vargas e Jovetic.
Nessuno può negare i meriti dei Della Valle, capaci - come scrive il patron nella lettera alla città - di rifondare la squadra dal nulla e di portarla a ottenere grandi soddisfazioni addirittura in Champions. Le critiche nascono però per l'ultimo anno mezzo e soprattutto per un apparente (salvo poi poter cambiare idea a fine mese) passo indietro, legato anche all'impossibilità di realizzare la Cittadella.
Della Valle ora pare intenzionato a chiedere l'apertura di un dibattito cittadino per capire fino a che punto loro siano ancora graditi da quelli che vengono definiti come i 'tifosi veri'. Definizione questa che però deve abbracciare anche quei sostenitori viola che magari stanno contestando o comunque non condividono le ultime mosse societarie. Sul dibattito occorre capire come effettivamente si svolgerà e se davvero potrà essere realizzabile. 'Non cominceremo il campionato con questo clima' sostiene Andrea Della Valle, riferendosi probabilmente alla necessità di chiarire le posizioni della città. Di sicuro serve una svolta, magari attraverso anche un'ulteriore maggiore chiarezza sui programmi immediati. Il campionato è alle porte e alla fine ritrovare un po' di compattezza sarebbe fondamentale. Il rischio è che alla fine a risentirne sia proprio la squadra, che non è esente da colpe per la stagione passata ma che per riscattarsi avrebbe bisogno anche di un pizzico di serenità oltre che di un punto di riferimento costante come può esserlo solo il suo proprietario.