DA OZIL AL TYNECASTLE PARK: GLI AVVERSARI VIOLA IN ECL
Istanbul, Riga, Edinburgo: l’Europa della Fiorentina ricomincia da queste tre città storiche, tappe che i viola si troveranno davanti nel percorso nei gironi di Conference League. Istanbul Basaksehir, Hearts Edinburgh e RFS sono tre squadre dal blasone in linea con quello della terza competizione europea, club nella periferia del calcio internazionale e per questo con diverse incognite e curiosità che cerchiamo di analizzare.
ISTANBUL BASAKSEHIR, LA SQUADRA DI ERDOGAN- L’ İstanbul Başakşehir Futbol Kulübü è certamente la squadra più conosciuta delle tre avversarie della Fiorentina: gli arancioblu per storia e bacino di utenza sono la quarta squadra della metropoli turca ma nell’ultimo decennio hanno avuto un cambio di passo in termini di risultati. La storia del club ha come spartiacque il 2014, anno in cui il Basa viene rilevato da una cordata di imprenditori vicini all’AKP, partito del presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan. Per questa sua vicinanza con una figura politica che definire controversa è un eufemismo e per la pochezza storica di una società che fino a nove anni fa faceva la spola tra prima e seconda serie, il Basaksehir non gode di molte simpatie tra i tifosi turchi. E anche per questo l’atmosfera che troverà la Fiorentina non sarà certamente quella mefistofelica di stadi come quello del Galatasaray o del Fenerbache. L’impianto, il Başakşehir Fatih Terim Stadyumu, porta nel nome uno dei pochi anelli di congiunzione tra i viola e gli arancioblù, lo storico allenatore visto a Firenze a inizio anni 2000. Per quanto riguarda la squadra attuale, il Basa ha concluso al quarto posto la scorsa Super Lig dopo una buona stagione con un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano, Emre Belozoglu, alla guida in panchina. La stella (decisamente calante) è Mesut Ozil, che dopo l’esperienza all’Arsenal sembra ormai in traiettoria discendente nonostante abbia regalato lampi di classe pura nell’ultima stagione al Fenerbache; un altro giocatore da tenere d’occhio è Bertrand Traoré, ala destra classe ’95 proveniente dall’Aston Villa; tra le tante vecchie meteore della Serie A stanziate in Turchia, nel Basaksehir troviamo Stefano Okaka, autore di un gol ieri nella gara di playoff Conference vinta per 3-1 dal Basa sul campo dell’Anversa.
HEARTS, IL CUORE DELLA SCOZIA - Un club glorioso e storico per la Scozia che negli ultimi anni è tornato alla ribalta. Questo è l'Heart of Midlothian Football Club, per tutti Hearts, estratto dall'urna di Istanbul come avversario della Fiorentina nel girone di Conference League. Squadra di Edimburgo allenata dal giovane quarantaduenne Robbie Neilson dal 2020, è arrivata in Conference dopo aver perso lo spareggio di Europa League contro lo Zurigo. La scorsa stagione si sono piazzati terzi dietro alle due squadre di Glasgow, il Celtic e i Rangers, grazie alle prestazioni dei suoi giocatori ma soprattutto di Stephen Kingsley, terzino sinistro classe '94. Porta difesa dal 39enne Craig Gordon e davanti peso dell'attacco retto da Shankland, sono attualmente quarti in classifica con 7 punti in 4 partite, dietro a Celtic, Rangers e Motherwell. Dalla loro in Scozia avranno il Tynecastle Park, stadio ristrutturato nel 1997 che spesso è stato utilizzato come campo neutro per le partite di Coppa di Scozia e che può ospitare poco meno di 18mila fedeli. Una squadra tutta da scoprire per Vincenzo Italiano e la Fiorentina, che ad Edimburgo dovranno presentarsi con il passaporto in mano viste le nuove norme dopo la Brexit, ma con tanta fiducia di avere un tasso tecnico almeno sulla carta decisamente superiore.
RFS, LA MATRICOLA DEL GIRONE- L’RFS Riga è un grosso punto interrogativo sia dal punto di vista tattico che tecnico, a partire dal manico: l’allenatore, Vitkor Morozs, è alla quarta stagione in panchina, la terza su quella dell’RFS, che nel 2021 è riuscito a portare al primo storico titolo inVirsliga (il campionato lettone). I leoni di Riga sono la seconda squadra della capitale dopo il Riga Football club ed una delle società più giovani in competizione, visto che la data di fondazione è quella del 19 maggio 2005. Inoltre, l’RFS, ranking alla mano, è una delle compagini meno accreditate: la classifica UEFA pone i lettoni al 285esimo posto. La “stella”, o almeno il giocatore con la valutazione più alta su Transfermarkt, è Andrej Ilic, punta serba classe 2000; anche il modo in cui l’RFS è approdata ai gironi è indice del blasone dei biancoblu di Riga: la squadra di Morozs ha avuto la meglio del Linfield, una società semiprofessionistica nordirlandese, solo ai rigori al termine di un doppio confronto terminato in parità (col pari nella gara di ritorno che per i baltici è arrivato all’ultimo minuto dei supplementari grazie ad un autogol di un avversario). Non desta preoccupazioni, almeno per la squadra di Vincenzo Italiano, nemmeno l’atmosfera in termini di tifo che i viola troveranno nel nord dell’Europa: l’RFS gioca infatti le sue gare in casa allo stadio Arkādijas, un impianto sportivo da circa 600 posti che verosimilmente non sarà teatro della sfida contro la Fiorentina (visto che non rientra negli standard della UEFA). I lettoni giocheranno probabilmente allo stadio Skonto di Riga, casa di un’altra compagine della capitale, impianto da 8mila posti.