CON CAMPIONATO CHE SLITTA, AL FRANCHI INTRIGO PARTITE-CONCERTI SE A PORTE APERTE
Sarà un finale di stagione -se dovesse ripartire - caldo visto che slitta verso l'estate e intrigato, con 12 partite da recuperare per i viola. Il male minore certo in questo momento di emergenza per il Coronavirus, ma tornare al calcio significherebbe essere già tornati alla normalità e allora tanto vale sperare che le partite tornino al più presto. Ripartire significherà però vivere il calcio, almeno da tifosi, in maniera diversa perché infatti sarà difficile tornare a riempire lo stadio. Si ripartirà di sicuro a porte chiuse, almeno all'inizio, perché gli eventi di massa potrebbero creare nuovi problemi.
Ma se si dovesse riprendere a fine maggio (17 o 20, questa la data ipotizzata oggi) significherebbe protrarre la stagione fino a giugno-luglio quando al Franchi sono previsti, in teoria è bene sottolineare, ben 5 concerti, a partire da quello di Gianna Nannini il 30 del prossimo mese appunto (già venduti 10mila biglietti circa). Il 6 e 7 giugno poi ci dovrebbe essere Ultimo, con due date che vede 80mila biglietti già venduti complessivamente, il 17 giugno Tiziano Ferro (30mila) e il 6 luglio Cremonini (15mila). Le prevendite tra l'altro sono ancora aperte pur a zero vendite in questo periodo. la Prg che li ha organizzati attende le decisioni del Governo perché se stasera il periodo delle restrizioni viene prorogato al 13 aprile è facile prevedere che la riapertura alle attività verrà fatta molto piumin là e gradualmente e non è facile immaginare grandi eventi di massa come le partite a porte aperte o i concerti già a maggio.
Le due situazioni insomma vanno di pari passo: Franchi - come tutti gli stadi - aperti per partite e concerti o per niente anche se gli spettacoli potrebbero seguire una strada diversa. Nel caso che siano ammessi le une e gli altri, le partite in casa (Brescia, Sassuolo, Cagliari, Verona e Bologna) e i 5 concerti dovranno integrarsi a meno che qualche concerto non venga spostato o addirittura annullato. Ad ora nessuno degli organizzatori vuole decidere (c'è tanta gente che lavora nel settore), né la Fiorentina spinge o ha interesse che vengano annullati, in attesa di capire quando finirà l'emergenza Coronavirus. E di sicuro le due parti, che con l'arrivo di Commisso, si sono avvicinate ancora di più, in quel caso troveranno sicuramente una soluzione.