CALLEJON E UN POSTO DA TROVARE
Tra le tante note liete che hanno accompagnato la Fiorentina al ritorno da Torino, c'è anche qualche stonatura. Oltre alle espulsioni che priveranno la squadra di viola di due pilastri contro l'Inter (e alla vittoria mancata per un pelo), una soprattutto porta ad un nome e ad un cognome: Jose Maria Callejon.
L'ex Napoli sembra di nuovo essere sparito dai radar di Cesare Prandelli, dopo che l'assist contro il Cagliari aveva fatto pensare ad una svolta per il campionato dello spagnolo. La partita di Napoli partendo dal 1' con Ribery e Vlahovic in un tridente affascinante è stato invece un altro passo indietro gigante, un macigno dal quale il giocatore cresciuto nel Real Madrid non sembra riuscire a riprendersi.
I minuti totali in campo tra campionato e coppa restano 625, con l'assist contro il Cagliari di cui sopra e un gol in Coppa contro il Padova. Decisamente troppo poco per un giocatore arrivato a Firenze con il compito di non far rimpiangere il partente Federico Chiesa (famoso fu quel suo "Io sono Callejon") e finito fin da subito ai margini della squadra.
La scelta di Eysseric al suo posto non può non aver fatto storcere il naso a chi fino all'anno scorso giocava ai massimi livelli in Italia e in Europa, ma la verità è che la sistemazione tattica dello spagnolo non è semplice da trovare soprattutto da quando Prandelli ha virato definitivamente sulla difesa a 3. Callejon comunque ha tutta la qualità e l'esperienza per uscire da questa situazione: starà a lui cercarsi lo spazio nello scacchiere viola. Sirene di mercato permettendo.