BONAVENTURA: INSOSTITUIBILE O A RIPOSO GIÀ A UDINE?
La Fiorentina di Italiano sta entusiasmando Firenze e l’Italia intera per il gioco, l’aggressività e la sana irriverenza nei confronti di qualsiasi avversario. Il gioco viola piace così tanto da far quasi passare in secondo piano (per il momento) i risultati, persino un 3-1 in casa. Tra i protagonisti assoluti di questo inizio scoppiettante, c’è sicuramente Giacomo Bonaventura, divenuto all’istante un perno intoccabile del centrocampo di Italiano. Sarà per l’esperienza, per l’alto tasso qualitativo che è in grado di offrire, fatto sta che Jack ha preso sulle spalle il gioco viola dimostrandosi un punto di riferimento assoluto. Lo dimostra anche la frequenza con cui i compagni lo cercano, lo ascoltano, si posizionano per permettergli di servirli nel miglior modo possibile. Una pura questione di leadership, si può dire. Con i suoi 32 anni, infatti, Bonaventura è il più anziano tra i centrocampisti e quindi l’uomo su cui viene fatto maggiore affidamento. Nonostante l’età, si è dimostrato insieme a Duncan, il più in forma di queste prime partite della Fiorentina grazie a prestazioni maiuscole culminate nel gol vittoria di Genova.
Fiato da vendere e ritmi altissimi, però, non possono essere una costante per tutto il torneo, soprattutto con l’intensità richiesta dal gioco di Italiano. Per questo, è evidente che prima o poi il giocatore dovrà riposare e probabilmente potrebbe farlo già a partire dal prossimo impegno contro l’Udinese, salvo straordinari. Per fortuna il reparto è ricco di interpreti e le alternative sono valide. Nel caso in cui il mister decidesse di risparmiarlo, potrebbero essere impiegati in sostituzione quei giocatori che finora hanno trovato meno spazio, come lo stesso Amrabat, per il momento sempre entrato a gara in corso, o Benassi, che con l’Inter ha dimostrato di essere non solo in forma, ma anche duttile e al posto dell'ex Milan potrebbe proseguire il proprio percorso in cerca di riscatto. C’è Maleh, comparso alla prima con la Roma e poi rimasto in panchina. Insomma, il centrocampo naviga nell’abbondanza (nella speranza che sia a lungo sinonimo di qualità) e, cosa ancora più importante, la Fiorentina può contare su sostituti pronti fisicamente e mentalmente.