ALTRO CHE SÌ: (QUASI) TUTTI IN STANDBY. FIORENTINA COMPRESA

15.05.2020 00:00 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
ALTRO CHE SÌ: (QUASI) TUTTI IN STANDBY. FIORENTINA COMPRESA

Non passa un nuovo giorno senza che le lancette della ripresa in Serie A oscillino vertiginosamente da un punto all'altro: quando sembra che tutti concordino verso la possibilità di ripartire, sbuca puntualmente l'ostacolo. La giornata di ieri, in tal senso, non ha fatto eccezione: dopo che giusto poche ore prima la Lega Serie A si era schierata in blocco verso il sì, è stato tempo per un rapido dietrofront. Tutto, ormai è chiaro e forse è l'unica cosa ad esserlo realmente, ruota intorno al protocollo.

In queste ore, se la questione relativa al reperimento dei tamponi sembra essere la parte meno complessa da affrontare, i nodi cardine sono più che altro due: la gestione di eventuali positivi e la responsabilità penale dei medici. Procedendo un punto alla volta, il primo aspetto è quello sul quale le società possono provare ad avere maggior margine di discussione, avendo davanti agli occhi l'esempio fornito dalla Germania - che dal weekend riapre i battenti del calcio - seppur con condizioni sociali, mediche ed economiche ben diverse dal contesto italiano. Il secondo punto, invece, riguarda l'urlo di un'intera categoria, anche se non totalmente unita nei singoli individui, che chiede il riconoscimento dei giusti ruoli: medici, non vigilantes.

Tornando alla questione dei positivi e dei ritiri, è giustappunto notizia di ieri che la forma mentis in Serie A starebbe totalmente cambiando, anche per via di un fronte di società dichiaratamente anti-protocollo, o meglio contrarie alla proposta giunta dal Comitato Tecnico-Scientifico ed approvato dalla FIGC di isolare le squadre nelle bolle dei maxi-ritiri, che presenta al suo interno realtà tutt'altro che irrilevanti quali le due milanesi Inter e Milan ma anche il Napoli o l'Atalanta, giusto per citarne alcune. Ufficialmente la Fiorentina non sarebbe ancora schierata, ma di certo i viola appaiono più vicini alla sponda del no piuttosto che all'altra.

Se infatti alcune squadre come il Bologna si sono già attrezzate a livello di prenotazioni, nonostante la situazione di palese standby che potrebbe sbloccarsi nuovamente con il tavolo multiplo previsto per oggi alla presenza di tutte le teste che decidono le sorti del calcio - o che in teoria dovrebbero farlo - la società gigliata non ha ancora concretamente prenotato alcuna struttura di ospitalità, non avendo la foresteria al Centro Sportivo Astori, ponendosi su una posizione di estremo scetticismo, al limite del diniego, a proposito dell'idea del maxi-ritiro in albergo