VOLTARE PAGINA DOPO PALERMO. DOMENICA AL FRANCHI C'E' LA ROMA...
Sarà che il veleno è difficile da digerire, sarà che, ancora, dalla Sicilia tirano venti non proprio di pace, sarà infine che, ahinoi, quel numero di Cavani continua a rimbalzare nella memoria dei tifosi viola, o sarà infine, la sensazione di aver sfiorato un'impresa senza che, al fin della fiera, anche il risultato finale abbia dato ragione ai viola. Fatto sta che, domenica, se qualcuno se ne fosse dimenticato, ci sarà una delle partite più sentite della stagione.
Arriva la Roma - Al "Franchi" arriverà quella Roma che, ormai in una consolidata tradizione, rappresenta l'acerrima nemica della Fiorentina, in clamorosa assenza della "vecchia signora". Una rivalità, quella con la Roma, diventata rovente dopo il pareggio, di dubbio gusto, concesso ai tempi all'Udinese, con la conseguente retrocessione dei viola in B. Altri tempi, altra Fiorentina. Ma la rivalità con i giallorossi è rimasta intatta. Soprattutto considerando quanto entrambe le formazioni si siano affrontate in un testa a testa emozionante nella scorsa stagione. Quel duello, vinto dai viola, al termine del quale il traguardo e il premio si chiamavano Champions League. Inutile dilungarsi su come sia poi finita la vicenda, lo spiegano molto meglio gli accoppiamenti dei quarti di Finale sorteggiati la scorsa settimana. Molto più utile, allora, seguire il consiglio della società viola e concentrarsi, a testa bassa, su quanto accadrà domenica.
Solo per gli abbonati - A svelenire il clima ci penseranno le decisioni sulle misure di sicurezza dello stadio "Franchi". Mancando ancora alcuni dettagli, in altri termini, in assenza della totalità dei tornelli, lo stadio rimarrà aperto soltanto agli abbonati con buona pace di tutti quei tifosi giallorossi che, siano parrucchieri o meno, non potranno recarsi sugli spalti. Un motivo, fondamentalmente di ordine pubblico, che potrebbe rappresentare i cosìdetti due piccioni raccolti con un'unica fava. Niente po-poro-po-po-po, o meglio nella versione fiorentina che, probabilmente, non piacerà molto ai capitolini, e niente militarizzazione del Campo di Marte per evitare che una partita di calcio si trasformi in un'invasione barbarica. Con tutto il rispetto per coloro che, anche a Roma, rimangono civili ed educati appassionati di sport. Oltre a questo infiniti temi tattici.
Una super sfida - Le due squadre che giocano meglio, i due allenatori più accattivanti, sotto il profilo del gioco e dei risultati, dell'intero campionato e, perchè no, anche due formazioni distanziate di svariati punti ma al tempo stesso impegnate nell'identica ricerca della scalata al calcio che conta. In Italia e, soprattutto, in Europa. E allora proviamo, fin da ora, a scrollarci di dosso le scorie di un viaggio in Sicilia che, di turistico e amichevole, ha avuto ben poco e voltiamo immediatamente pagina. Il prossimo capitolo si chiama Roma, e a Firenze non ci vorrà molto a rendersi conto che è un altro passaggio, fondamentale, di una stagione che difficilmente i tifosi viola dimenticheranno. Fosse solo per il miracolo che questa squadra sta compiendo.