VENUTI, Un tecnico deve saper dirigere l'orchestra
Il terzino viola Lorenzo Venuti parla della ripresa del campionato: "Se è la strada giusta? A parte la sconfitta, già da Roma si è vista un'identità di squadra e di gioco concreto come non c'era stato negli ultimi anni che ci portava a lottare per obiettivi che non competono alla Fiorentina".
Quanto pesa l'allenatore? "Anche con Iachini avevamo un grande rapporto e ci ha tirato fuori da situazioni difficili perciò va solo ringraziato, ma il tecnico è come un direttore d'orchestra che deve saper muovere le bacchette, se non lo sa fare è un problema".
Si riprende con l'Atalanta.. "Parla il percorso che ha fatto e credo si sia confermata tra le top d'Italia e d'Europa. E' una gara difficile ma si può lottare con chiunque con il nostro gioco".
Essere profeta in patria è difficile? E' complicato, te lo assicuro, è il bello e il brutto. Se c'è da muovere una critica si muove verso di me "ha volontà e impegno ma tecnicamente limitato" poi però c'è tanta gente che mi vuile bene e mi sprona. La vivo serenamente come sempre ma con il qualcosa in più che ti dà il senso di appartenenza. Fa piacere che mi richiamino anche eventi di Firenze come il calcio storico".
Sei andato ad accogliere Odriozola, come faceva Davide, e che effetto ti fa? "A me fa piacere accogliere i nuovi, facendogli capire dove sono arrivati ma certo già lo sanno, Firenze ha già un biglietto da visita e non ha bisogno delle mie spiegazioni. Ma gli spiego le cose base. Concorrenza con Odriozola? Uno stimolo in più essere in competizione con uno del Real, significa che qualcosa di buono ho fatto".
Gol? "Sono un bomber in Coppa ma in serie A mi manca e spero di farlo presto anche se non è un tarlo in testa perché le mie mansioni sono altre ma arriverà anche quello".
Callejon? Significa molto all'interno della squadra per la sua carriera e ci dà una grandissima mano all'interno dello spogliatoio, è un onore averlo sulla stessa fascia ma lo è non solo per me ma per tutti i compagni".
Capitano Biraghi? Ha sempre dimostrato attaccamento, ha personalità e può sollecitare il gruppo. Anche per me sarebbe un onore indossare la fascia ma credo che dallo scorso anno ci sia una divisione di responsabilità e portarle dentro e fuori dal campo