TORINO, Un ricco ereditiero vuole comprare la società

24.12.2008 13:20 di Redazione FV   vedi letture
Fonte: Lastampa.it
TORINO, Un ricco ereditiero vuole comprare la società
FirenzeViola.it

Il 20 novembre scorso, alle cinque della sera, tre avvocati torinesi si sono presentati nella sede milanese della Cairo Communication di corso Magenta. Avevano un appuntamento con il capo dell’azienda, Urbano Cairo. A lui dovevano chiedere una cosa sola: il Toro. «Presidente, siamo qui per comprarlo. Possibilmente, subito. Abbiamo tanti soldi a disposizione». Scritta oggi, sembra una favola di Natale. Raccontata magari per regalare illusioni a buon mercato a una tifoseria che da troppo tempo ha ben poco da divertirsi e da sognare. Tutto vero, invece. Anche se il meglio della storia deve ancora arrivare. Perché Massimo Durante, Anna Pasquinelli e Grazia Porta sono stati un’ora a colloquio con Cairo per conto di un tizio che uscirà allo scoperto entro febbraio «quando entrerà in possesso di un grosso patrimonio, costituito da liquidi e proprietà». Piemontese di mezza età, con la passionaccia per il Toro e portatore di un cognome noto, Mister X ha vincolato i suoi legali alla massima riservatezza sulla sua identità fino all’incasso dell’eredità in arrivo. Le sue intenzioni, però, sono serissime fin da settembre. «Con lui ho rapporti di lavoro da tempo - racconta Grazia Porta -. Quando mi ha confessato quel che avrebbe voluto fare con parte del nuovo capitale a disposizione, ho subito coinvolto i miei colleghi». «Il tempo di verificare la provenienza dei fondi e l’attendibilità del piano - prosegue Massimo Durante - e ci siamo visti conferire l’incarico ad avviare la trattativa». «Il Toro è sempre stato un sogno per la famiglia del nostro cliente - svela Anna Pasquinelli -. Ci aveva pensato anche nei giorni del fallimento, nell’estate del 2005, ma allora non disponeva delle risorse sufficienti per portare avanti il progetto».

Presto, invece, le avrà. E allora, mentre gli avvocati stabilivano il contatto con Cairo, Mister X si è dato da fare per individuare e contattare gente del mestiere. Uomini di calcio. Personaggi pronti, eventualmente, a entrare in azione subito. Il 20 novembre, finalmente, il primo (e finora unico) incontro fra le parti. «Cordialissimo», puntualizzano gli avvocati. Cairo è però rimasto spiazzato, specie quando i tre hanno parlato di 40, massimo 60, milioni di euro pronti. Racconta Pasquinelli: «Ha fissato tre step successivi. Il primo: capire se era intenzionato a vendere oppure no. Il secondo: definire l’eventuale prezzo di vendita, anche se - ci ha detto subito - 40 milioni erano pochi. Il terzo, che francamente mi aspettavo fosse prioritario, era conoscere l’acquirente». Fine delle comunicazioni. «Gli abbiamo lasciato i nostri contatti ma non s’è più fatto sentire. E il nostro cliente ci chiama ogni due giorni per sapere come procede la situazione. Ci paga per fare il possibile e l’impossibile per consegnargli il Toro».

Cairo, evidentemente, non ci pensa proprio a mollare l’osso. «Padronissimo. Ma, almeno, ce lo dica chiaramente. Sappia, però, che alla consegna dell’eredità il nostro progetto diventerà comunque ufficiale e pubblico». E Mister X avrà finalmente un nome. «Quel che posso dire, per ora, è che quando si svelerà resteranno tutti di sasso - garantisce Durante -. Si tratta di una persona dotata di una determinazione estrema ma anche di molta umiltà, qualità rara nel mondo del calcio. Conosce i propri limiti e si sta appoggiando a persone competenti. Quando sarà ora, toccherà ai tifosi del Toro giudicare il suo piano. Io confesso che, se l’acquisto andasse in porto, da juventino quale sono sarei molto preoccupato per i derby del futuro».

Il programma, in effetti, è da fiera dei sogni. «Vuole un posto stabile fra le grandi del campionato. E la qualificazione in Champions in tre anni. I primi passi, però, saranno una società meglio strutturata con le persone giuste al posto giusto, il vivaio da rifondare e uno stadio di proprietà. I soldi, ve lo assicuriamo, ci sono. Bisognerebbe, però, fare in fretta. C’è da dare più di un’occhiata ai bilanci. C’è da sapere quel che si compra e da valutare le penali da pagare agli sponsor attuali, che non verrebbero confermati perché ne abbiamo altri in ballo. C’è, magari, da intervenire già con qualche rinforzo sul mercato di gennaio, per non dover rischiare di perdere la serie A. I nomi che si leggono in questi giorni sui giornali, con tutto il rispetto, non bastano».

Troppa grazia, davvero, per il tifoso granata. Legittimamente scettico, dopo tutto quel che è successo negli ultimi anni. Non gli resta che aspettare. Sperare che Cairo e Mister X quantomeno si vedano, si parlino. Magari collaborino. C’è una ricca eredità che, da febbraio, potrebbe cambiare la storia del Toro. Sembra una favola. Figuriamoci a Natale.