Seconde squadre, Morrone riflette: "Se non giocano giovani talenti si snatura il progetto"

Seconde squadre, Morrone riflette: "Se non giocano giovani talenti si snatura il progetto"FirenzeViola.it
Oggi alle 15:15News
di Redazione FV

Si discute tanto di seconde squadre, con la Fiorentina che, dopo la morte di Joe Barone, per ora ha accantonato il progetto. Quest'anno invece sarà l'Inter a debuttare con la seconda squadra in serie C, accanto a Juventus, Atalanta e Milan (che però è retrocesso in D). Ma non sempre la seconda squadra è un trampolino di lancio per i giovani talenti, come ha sottolineato nei giorni scorsi Alfonso Morrone, presidente ADICOSP, attraverso TMW Radio, all'interno della trasmissione 'A Tutta C': "L'Inter ha fatto scelte più coerenti rispetto al Milan, affidandosi a professionisti che conoscono la Serie C. Però resto critico sul progetto delle seconde squadre. Dovevano servire a valorizzare il talento italiano, ma spesso vengono utilizzate per far giocare stranieri o calciatori esperti. Così si snatura il progetto.

Cosa proporresti in alternativa?
"Introdurre regole chiare. Se una seconda squadra vuole partecipare, deve puntare su giovani italiani. Altrimenti non partecipa. E magari ricreare un campionato forte come la vecchia De Martino, un vero passaggio intermedio tra Primavera e prima squadra".

Anche l’età dei calciatori sembra un tema chiave.
"In Italia consideriamo giovani i calciatori fino a 24 anni, quando all’estero a 20 hanno già 30 presenze nei professionisti. È un problema culturale. E riguarda tutti: dirigenti, allenatori, tifosi. Se un allenatore deve salvare la panchina, difficilmente farà giocare un giovane. Dobbiamo cambiare mentalità, e farlo tutti insieme".