PONTELLO, Scudetto e Uefa due scippi della Juve

19.03.2014 17:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Andrea Giannattasio per ''Il Brivido Sportivo''
PONTELLO, Scudetto e Uefa due scippi della Juve
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Fiorentina-Juventus non è mai una partita banale per la città di Firenze. Figurarsi se, da fiorentini, si è avuto il privilegio di essere a capo della società viola e di vedersi ''scippare'' a distanza di otto anni prima uno scudetto (nell'82, in quel di Cagliari) ed una Coppa Uefa (la doppia finale, con il triste ritorno giocato ad Avellino dopo il 3-1 dell'andata). Il conte Ranieri Pontello, allora proprietario della squadra viola, si ricorda ancora perfettamente quegli anni, vissuti tra rabbia e sdegno, e alla luce dell'1-1 di giovedì scorso tra viola e bianconeri in Europa League ha raccontato le sue impressioni al Brivido Sportivo. Come sempre mai banale.

Pontello, qual è il suo primo pensiero se le nominiamo la Juventus?
''Non è troppo difficile per me: la Juve per me rappresenta un club che nel giro di pochi anni mi ha portato via uno scudetto strameritato ed una Coppa Uefa davvero sfortunata. L'amaro in bocca più grosso però è rappresentato ancora oggi dal tricolore, che Firenze non vinceva dal '69. In Coppa ammetto che sbagliammo noi a partire dalla gara di andata di Torino. Quella Fiorentina, parlo di quella del '90 allenata da Graziani, era davvero caricata a mille per la competizione europea e sono certo che se in finale non avessimo trovato la Juve avremmo alzato noi il trofeo''.

Ci sono analogie a suo avviso tra il doppio confronto del '90 e quello di queste settimane tra Fiorentina e Juventus?
''Sicuramente, anche a distanza di oltre venti anni, la rivalità tra società e tifoserie è rimasta la stessa ma obiettivamente la gara di giovedì ha un'importanza nettamente minore rispetto a quella che io vissi da protagonista: allora c'era in ballo la vittoria finale, oggi invece chi passa si guadagna appena l'accesso ai quarti. Certo, c'è da dire che la Juventus di quest'anno è molto più forte di quella di 24 anni fa e penso proprio che se i ragazzi di Montella dovessero estromettere i bianconeri dal torneo compirebbero comunque una vera impresa''.

Che allenatori sono Antonio Conte e Vincenzo Montella?
''Sono entrambi molto giovani ma davanti a loro hanno una grande strada; il tecnico della Juve ha avuto la fortuna di trovarsi in mano fin da subito una Ferrari e vincere al suo primo anno di A, l'aeroplanino sta facendo ottime cose a Firenze e porterà sicuramente in alto il blasone della Fiorentina''.

Al di là dell'infortunio che ha colpito Rossi a gennaio, lei rivede in Pepito alcune caratteristiche che furono di Roberto Baggio?
''Roby e Rossi sono accomunati entrambi da una stessa cosa, ovvero la sfortuna: Baggio venne a Firenze dopo un grave ko ma seppe riscattarsi e dimostrare di essere un campione. Rossi sta ancora attraversando un tunnel molto difficile e deve ancora dimostrare tutto. Le premesse, però, ci sono tutte perché l'italo-americano possa ripercorrere le orme del divin codino''.

Chiusura ancora sulla gara del Franchi di giovedì: quante possibilità ha la Fiorentina di passare il turno?
''Nonostante l'1-1 dell'andata, la Fiorentina dovrà sudarsi la qualificazione fino all'ultimo. Ad oggi direi che i viola hanno il 50% di possibilità di accedere ai quarti''.