PARDO, Gattuso è giusto per Firenze. Su Vlahovic...
Il noto giornalista e telecronista Pierluigi Pardo ha parlato a Zona Mista su RTV38 di Fiorentina e temi connessi: "Oggi la Fiorentina è un progetto ambizioso ma in mezzo al guado: ci sono energia e investimenti della nuova proprietà ma manca qualcosa. La classifica inizia a non essere piacevole, ora arrivano due partite da non sbagliare con squadre di buon livello ma che potrebbero non avere il coltello tra i denti. L'entusiasmo per l'esplosione di Vlahovic non viene accompagnato dai risultati sul campo".
Che ne pensa di Lippi possibile dt?
"La città vive di rivalità, ed è una delle cose sane del calcio. Serve soprattutto un allenatore di prospettiva, con voglia. Senza nulla togliere a Iachini, lui si è guadagnato la permanenza sul campo ma è più adatto ad altre situazioni. Ora deve arrivare un giovane col carattere tosto e le idee sul bel calcio, perché Firenze è questo. Un tecnico che abbia modernità, oltre a voglia e motivazioni molto forti. Ho letto qualche nome: Juric sarebbe una soluzione straordinaria, sento parlare di Gattuso... Ci vuole qualcuno che interpreti lo spirito della città e sia emergente come la società, nonostante la classifica dica altre cose e porti disillusione. Ci si aspettavano cose diverse, ma questa squadra comunque non è da 30 punti. Come sta provando a far capire Semplici a Cagliari, non è facile giocare per salvarsi con giocatori non abituati a stare in mezzo a quella lotta".
Come lo vede Gattuso?
"Bene, è un uomo che si è messo in discussione e non sta facendo una brutta stagione a Napoli, considerando la serie di infortuni che ne ha condizionato la stagione in uno dei momenti chiave. La scelta mi stuzzica. Poi anche Juric, che assieme a De Zerbi è tra il nuovo che avanza del calcio italiano. Dipenderà molto dalla dimensione economica del progetto, inutile girarci attorno. Convinci gli allenatori anche grazie al budget e alla forza economica e progettuale che hai. Alla Fiorentina ci vuole uno di forza, carismatico, non molle neanche sulla comunicazione. Firenze è come Napoli o Roma, si parla 365 giorni l'anno della squadra. Questo significa tanto amore ma pure tanta pressione, Gattuso per me è strutturato, chiaro, se poi Spalletti o Sarri avessero voglia... Ma per questi ci vuole il budget. Dalla scelta dell'allenatore capiremo molto del futuro della Fiorentina nei prossimi anni".
Che presidente è Commisso?
"Intanto ha portato entusiasmo, fondi ed internazionalità. A me sembra un presidente che ci ha messo anima e soldi, ora va supportato anche se lo scorso anno è stato sottovalutato l'aspetto della guida tecnica. In estate è mancata una prima punta, e poi c'è stata la decisione su Chiesa... Comunque sia quest'ultimo è stato venduto bene. Ho una visione positiva della presidenza".
Come fare a trattenere Vlahovic?
"Creando le condizioni perché tra un anno, a metà aprile, non abbia 30 punti ma 55-60 se non 65. A Vlahovic un altro anno a Firenze farebbe sicuramente bene, quando le cose girano così ci penserei mille volte prima di andare via. Però deve crescere il progetto. Il Napoli negli anni è avanzato man mano, idem la Lazio. L'obiettivo deve essere stare sempre a sinistra e lottare per l'Europa. I risultati sportivi sono al di sotto delle potenzialità della Fiorentina".